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Meteo, torna l’inverno e porta la neve in pianura: le città a rischio

Fra pochi giorni terminerà l'ondata di temperature anomale; la colonnina di mercurio colerà a picco di diversi gradi

In base alle previsioni meteo sarà da domenica prossima 26 febbraio che l’Italia assisterà a una svolta netta per quanto riguarda le condizioni del tempo. Da Cuneo a Genova e da Torino a Bologna ecco dove potrà nevicare.

Giungono infatti ulteriori conferme sull’ingresso di aria molto fredda di matrice artica, da domenica, al Nord e su parte del Centro. Complice del cambiamento meteo sarà lo sbilanciamento dell’anticiclone sulle Isole Britanniche.

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Da domenica 26 febbraio freddo polare e il ritorno delle nevicate, anche a quote molto basse. Foto Ansa

Meteo, nevicate in arrivo

Questa dinamica, spiegano da 3Bmeteo, favorirà dunque nevicate a quote basse al Centro e a tratti in pianura al Nord. Se questo impianto generale delle previsioni meteo appare abbastanza sicuro, rimane invece ancora un margine di incertezza piuttosto ampio sull’esatta collocazione del vortice di bassa pressione. Un fenomeno meteorologico che andrà generandosi attorno alla Corsica per interazione tra il flusso freddo e il Mediterraneo.

Proprio da questo dipenderà tutta la distribuzione, l’entità e la quota delle nevicate che stanno per tornare sui rilievi del nostro Paese. Fra le aree geografiche che saranno maggiormente esposte alla neve ci sono il medio e basso Piemonte, così come la Liguria interna. Tutte zone che, a oggi, hanno buone probabilità di assistere a una nevicata importante nel fine settimana e durante i giorni successivi. Vale a dire che accumuli anche di oltre 20-30 centimetri di neve potrebbero verificarsi sugli entroterra genovese, savonese e in generale su Langhe e Cuneese.

Il meteo dei prossimi giorni

Ma le previsioni meteo, più ingenerale, indicano nevicate anche sul resto del Piemonte, Valle d’Aosta e a tratti anche sulla Riviera Ligure. Neve dunque non esclusa a Savona, Genova, ma anche in altre località sotto l’impeto di freddi venti di tramontana, con rischio di bufere sull’Appennino. Discrete possibilità di neve a tratti in pianura anche su Emilia centro-occidentale, specie sui settori prossimi l’Appennino. Per la Lombardia il quadro meteo risulta più complesso, ma anche in questa regione dovrebbero concretizzarsi nevicate a tratti in pianura pur con accumuli decisamente inferiori rispetto al Piemonte.

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Neve a Torino in Piazza Castello il 15 dicembre 2022. La cosa ora potrebbe ripetersi. Foto Ansa/Tino Romano

Neve in città, ecco dove

Tra le città che dovrebbero vedere la neve, stando alle previsioni meteo odierne, c’è in primis Cuneo. Ma anche Alessandria, Asti, Torino, Biella, Vercelli, Novara, Aosta. A seguire, con maggiore margine di incertezza, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Pavia, Milano, Bergamo, Monza, Lecco, Como, Lodi. Fiocchi non si escludono tra Modena e Bologna.

L’evoluzione meteo si fa ancora più complessa e delicata spostandosi sul Nord Est, che potrebbe risultare più ai margini dell’azione ciclonica. Nel corso di lunedì 27 febbraio, comunque, anche questo settore dovrebbe essere subire precipitazioni sparse, nevose in collina ma con fiocchi a tratti non esclusi anche in pianura. In particolare su Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Neve a quote collinari dovrebbe interessare anche parte del Centro sempre tra domenica sera e lunedì, in primis medio-alta Toscana con rischio bufere di neve sull’Appennino tosco-emiliano. Fiocchi a quote progressivamente più elevate scendendo verso Sud. Anche la giornata di martedì 28 febbraio potrebbe vedere ulteriori nevicate a tratti in pianura al Nord e in collina sulla Toscana, specie tra notte e mattino. Il tutto prima di un progressivo addolcimento termico con quota neve in rialzo, salvo ancora nevicate in pianura sul medio-basso Piemonte.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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