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Il commissario Montalbano sconvolge tutto per una donna nuova: pronto a lasciare Livia e il lavoro?

In diretta dalla conferenza stampa sul nuovo episodio "Il metodo Catalanotti"

Il commissario Montalbano – Il metodo Catalanotti. Tornano le avventure del commissario Montalbano, l’amatissimo personaggio creato da Andrea Camilleri, che negli anni ha saputo imporsi nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale. In onda in prima visione su Rai1 lunedì 8 marzo alle 21.25.

Tutte le novità direttamente dalla conferenza stampa sul nuovo episodio de Il commissario Montalbano – Il metodo Catalanotti. Tratto dal romanzo “Il metodo Catalanotti” di Andrea Camilleri, edito da Sellerio Editore. Regia di Alberto Sironi e Luca Zingaretti. Con Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Antonia Truppo, Angelo Russo, Marina Rocco, con Greta Scarano, con la partecipazione di Sonia Bergamasco. Una produzione Palomar con la partecipazione di Rai Fiction.

Carlo Degli Esposti

“Il film è tratto da un romanzo molto importante di Andrea Camilleri, è un punto di snodo del racconto di Montalbano. Passione e tradimento qui sono legati soprattutto al mondo del teatro, la grande passione di Camilleri, che dentro questo racconto si sente tutta. Questo è uno degli ultimi tre film che abbiamo prodotto dentro a una tempesta perfetta che ha fatto sparire il nostro mentore. Andrea Camilleri è stato per noi un timoniere in questi trent’anni. Luca ha preso il timone da vero comandante in seconda, e ha portato a termine questi tre film. È bello che, con la casualità delle date, il film vada in onda nel giorno dedicato alle donne (l’8 marzo) perché è un trionfo della femminilità.

Per noi è stato un terremoto terribile perdere insieme Andrea Camilleri, Alberto Sironi e Luciano Ricceri, che non è stato solo uno scenografo ma anche un co-autore nell’interpretare la parola scritta di Andrea, con una sapienza che nella televisione fino adesso non ha visto un’altezza di questo tipo. Il Covid ci impedisce di poter ritornare sul set con la tranquillità e con la concentrazione che ci ha sempre contraddistinti in vent’anni, attori, RAI e Palomar insieme. Produrre col Covid mette una tensione che impedisce qualsiasi grande ripensamento di stile e produttivo.

È un momento di grande ripensamento: ora resta la responsabilità di trasporre la letteratura di Camilleri, prima di fianco a noi in tutte le battaglie. A questo aggiungete il dolore e l’assenza di Alberto Sironi, quello stare su un tono che non è né realismo semplice né commedia, di passare dai primi piani ai totali, che ricorda gran parte della maestria di Pietro Germi. Dopo la fine del Covid prenderemo una decisione sul futuro. Certo, deve concludersi, non si potrà lasciare un Montalbano innamorato e perso, fuori da quello che è stato per tutti questi anni. Per ora basta dirvi che per noi Montalbano è eterno”.

Luca Zingaretti

Qui co-regista del film oltre che interprete, come sempre, nei panni del commissario Montalbano. “Camilleri opera una sorta di tradimento nei confronti del suo personaggio. Ci ha abituati a un uomo fedele alla sua terra, alla sua casa, al suo lavoro, alla sua Sicilia, alle sue nuotate mattutine. E anche e soprattutto alla sua donna. In questo romanzo sovverte un po’ tutto: è come se avesse fatto fare a Cappuccetto Rosso una rapina in banca.

A Montalbano è capitato di essere indotto in tentazione verso altre fanciulle, ma qui succede qualcosa di straordinario. Arriva una ragazza, interpretata da un’attrice (Greta Scarano, nda) bellissima e bravissima che porta in scena una sensualità rara: e Montalbano entra in crisi. A un certo punto dirà solo: “Voglio stare vicino a te”. È pronto a lasciare tutto, il lavoro e anche Lidia. A me questo terremoto ha fatto saltare sulla sedia, quando ho letto le parole di Camilleri.

Sironi e Ricceri erano miei complici, compagni di trincea. Non si tratta di un film ma di una serie durata trent’anni: non è una cosa da poco. Quest’anno il tempo si è fermato: non c’è stato modo di elaborare il lutto. Io sono ancora in un limbo. Quando il tempo ricomincerà a scorrere, vedremo. È fondamentale che il pubblico sappia che c’è un nuovo episodio da vedere, mai andato in onda. E che si riunisca a celebrare l’opera di Camilleri e il nostro lavoro”.

Greta Scarano

Sarà lei a far capitolare Montalbano come mai è successo nell’arco di tanti anni. “Sono arrivata quasi fuori tempo massimo, ma felicissima di aver avuto questa possibilità. Quando sono arrivata mi sentivo un po’ un’aliena nell’entrare in un contesto così familiare. E devo rappresentare un personaggio che sconvolge il mondo di Montalbano, lo schema in cui vive lui e chi fa parte dell’immaginario delle opere di Camilleri. Un elemento che porta una crisi enorme: essere un terremoto per un attore è bellissimo. Percepivo che dove mettevo i piedi facevo sgretolare tutto”.

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