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Usa, Bernie Sanders trasforma il suo meme in beneficenza: raccolti 1,8 milioni di dollari per i poveri

Sold out sullo store online maglie e felpe con la foto dei celebri guanti di lana

Grazie a un colpo di genio imprenditoriale (suo? del suo staff?) il senatore statunitense Bernie Sanders ha usato il suo ormai celebre “meme” sui social per fare beneficenza. Nel giorno dell’Inauguration Day del presidente Joe Biden, il 6 gennaio, Sanders, celebre per le sue idee libertarie di sinistra, si era presentato a Capitol Hill fra gli invitati con un look particolare. Informale, tutto sommato. Caratterizzato da vistose “muffole”: guanti di lana variopinti, classici. Diciamolo, con rispetto: forse non molto adatti alla cerimonia più solenne dell’anno in America.

Ironia sui social

Immediatamente aveva fatto il giro dei social un’immagine di Bernie Sanders in ascolto del neo presidente. Il senatore era stato fotografato seduto, infreddolito, con indosso un parka e mani incrociate in grembo, a mostrare involontariamente le muffole extralarge. Inutile aggiungere che in Rete si sono scatenati frizzi, lazzi e meme a tutto andare. In breve gli eccentrici guanti sandersiani sono divenuti un piccolo oggetto di culto.

Vendite online

Il senatore si è detto divertito dal meme e ha deciso di usarlo su magliette, felpe e adesivi. E non ha esitato a “sfruttare” l’occasione a fin di bene. Sullo store online della sua campagna elettorale (store.berniesanders.com) ha messo in vendita svariati gadget con stampata sopra la foto in cui lo si immortalava infreddolito e con le muffole. Dalle vendite delle felpe e non solo lo staff del senatore ha raccolto 1,8 milioni di dollari (circa un milione e mezzo di euro) da destinare in beneficenza. Sulle maglie si vede Bernie seduto su una sedia pieghevole e con indosso il parka e le muffole in lana: l’immagine è accompagnata, in alcuni gadget, dalla scritta President Sanders.

Tutto esaurito in 30 minuti

L’intero ricavato delle vendite è andato a varie associazioni caritative del Vermont, lo Stato di provenienza di Bernie. Ovvero a gruppi e associazioni che si occupano di distribuzione di pasti nei quartieri poveri, di programmi di nutrizione per bambini e di servizi alla salute per gli anziani e i più disagiati. Tutti gli oggetti sono andati esauriti sul suo sito web in meno di mezz’ora.

“Il Congresso aiuti gli americani”

“Io e Jane (la moglie, ndr.) siamo rimasti sbalorditi da tutta la creatività mostrata da così tante persone nell’ultima settimana e siamo lieti di poter utilizzare la mia fama su Internet per aiutare i cittadini bisognosi del Vermont”, ha detto Sanders. “Ma questa somma di denaro non può sostituire l’azione del Congresso – ha proseguito -. E farò tutto il possibile a Washington per assicurarmi che i lavoratori nel mio Stato e in tutto il Paese ottengano l’aiuto di cui hanno bisogno durante la crisi del Coronavirus, la peggiore che abbiamo affrontato dalla Grande Depressione”.

Bernie Sanders felpa meme guanti
Una delle felpe con la stampa della foto-meme di Sanders

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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