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Olanda, nave cargo in fiamme: un morto e 23 evacuati

Il mercantile trasportava auto elettriche in Egitto e all'origine del rogo ci sarebbe l'autocombustione di una di queste vetture

Un incidente navale al largo delle coste dell’Olanda, dove almeno una persona è morta e numerose altre sono rimaste ferite, si è verificato il 26 luglio. Secondo le prime informazioni a bordo si è sviluppato un grosso incendio. La nave è un cargo merci che trasportava automobili.

Elicotteri di salvataggio dall’Olanda, e un’imbarcazione, sono intervenuti e hanno evacuato i 23 membri dell’equipaggio dalla nave cargo. Il mercatile è risultato registrato a Panama. La Guardia costiera olandese ha riferito che l’incidente è avvenuto a circa 27 miglia nautiche – circa 50 chilometri – a nord dell’isola settentrionale di Ameland.

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Operazione di soccorso sul mercantile incendiato. Foto Twitter @DailyMailUK

Rogo per un’auto elettrica?

Il primo messaggio d’allarme che l’Olanda ha recepito dal mercantile in fiamme è giunto verso le 24 di martedì 25 luglio. Non è chiaro, oltre al decesso accertato di una persona, quanti altri presenti a bordo siano rimasti feriti. La guardia costiera ha riferito solo che “molti” di loro sarebbero feriti.

La nave cargo trasportava 2.857 automobili da Bremerhaven, in Germania, a Port Said, in Egitto. Di queste vetture 25 erano auto elettriche e su di esse si appunta l’attenzione degli investigatori olandesi che stano cercando di capire cosa sia successo sulla nave battente bandiera panamense. Secondo un portavoce della Guardia costiera dell’Olanda, citato dall’emittente televisiva Nos, a innescare l’incendio sarebbe stata addirittura l’autocombustione di una delle 25 auto elettriche a bordo della nave.

Lo scontro fra treni di aprile

L’Olanda non è purtroppo nuova, quest’anno, a gravi incidenti di varia natura nel settore dei trasporti. Lo scorso aprile si era verificato un grave disastro ferroviario. Una persona era morta e altre 30 erano rimaste ferite in un incidente vicino a L’Aia. Un treno passeggeri ad alta velocità si era schiantato nella notte fra il 3 e il 4 aprile contro attrezzature edili pesanti, fra cui una gru. La società statale ProRail, responsabile della manutenzione della rete ferroviaria, aveva subito reso noto che erano in corso lavori sul binario sul quale viaggiava il treno passeggeri. Due dei quattro binari su quel percorso erano chiusi al traffico.

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Il treno passeggeri deragliato a Voorschoten in Olanda. Foto Twitter @lobs

L’incidente era avvenuto intorno alle 3.30 del mattino del 4 aprile vicino al paese di Voorschoten, circa 8 chilometri a nord dell’Aia, la città dove hanno sede il Parlamento e il Governo dell’Olanda. Il treno coinvolto nel disastro era un convoglio a due piani. Proveniva da Amsterdam e non trasportava molti passeggeri: circa 60 persone. Di questi però ben la metà erano rimasti feriti. “Una persona è morta e almeno 30 persone sono rimaste ferite. I feriti gravi sono stati portati in ospedale, mentre 11 sono nelle abitazioni dei residenti vicini“, aveva dichiarato i servizi di emergenza dell’Olanda, Hollands Midden, nell’immediatezza dei soccorsi.

I disastri ferroviari non sono purtroppo infrequenti in Olanda. Il peggiore è quello che si è verificato l’8 gennaio 1962, quando due treni passeggeri si scontrarono ad Harmelen, vicino alla città centrale di Utrecht, causando 93 morti e 52 feriti. Nell’ultimo decennio se ne registrano almeno due gravi. Sette anni fa, nel 2016, una persona è morta e altre 6 sono rimaste ferite nello scontro tra un treno e una gru idraulica nel centro dell’Olanda. Un’altra persona è morta e altre 117 sono rimaste ferite in una collisione vicino ad Amsterdam nell’aprile 2012.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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