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Sanremo, i Maneskin super ospiti sul palco il 9 febbraio

Il super gruppo italiano ha appena pubblico il nuovo album "Rush!"

I Maneskin si esibiranno anche a Sanremo 2023. La band romana sarà al festival nella serata di giovedì 9 febbraio. Lo ha annunciato Amadeus intervenendo con i membri del gruppo all’edizione del Tg1 delle 20 di venerdì 20 novembre.

Non vediamo l’ora, per noi è sempre un onore” salire sul palco dell’Ariston, dicono i Maneskin. “Sanremo ha una marcia in più quando ci sono i Maneskin“, dice Amadeus.

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I Maneskin con Amadeus alla presentazione al Tg1 il 20 novembre 2023. Foto Ansa/Tg1

Maneskin, da Sanremo è partito tutto

I Maneskin tornano per la terza volta consecutiva al Festival di Sanremo, l’evento da cui è partita la loro incredibile ascesa verso il mercato internazionale. Dopo aver vinto l’edizione del 2021 con il brano Zitti e buoni e aver trionfato con lo stesso brano all’Eurovision 2021, che li ha fatti conoscere al pubblico internazionale, i Maneskin sono tornati all’Ariston lo scorso anno. In quell’occasione c’è stato il tradizionale passaggio di consegne che Amadeus vorrà quest’anno anche da Mahmood e Blanco, vincitori del festival dell’anno scorso.

Nel 2022, oltre a Zitti e Buoni, la band romana ha eseguito anche Coraline, con un Damiano David commosso fino alle lacrime. Quest’anno è probabile che la band farà ascoltare almeno un brano del nuovo album Rush!, uscito proprio venerdì 20 novembre, il giorno dell’annuncio del loro ritorno a Sanremo. Durante il Tg1 delle 13.30 di venerdì, Amadeus aveva preannunciato la sua presenza in studio nel corso dell’edizione delle 20. “Ho da darvi una notizia molto importante e vi anticipo che non sarò da solo” aveva rivelato in un video registrato alla partenza dall’aeroporto di Linate.

Le conduttrici con Amadeus

Con l’annuncio della presenza dei Maneskin a Sanremo prende ormai forma la prossima edizione del festival della canzone italiana. Dei giorni scorsi la notizia del completamento del cast delle conduttrici che affiancheranno Amadeus. Ci saranno infatti anche Chiara Francini e Paola Egonu, conduttrici per una sera ciascuna (7-11 febbraio) in alternanza a Chiara Ferragni (due sere) e Francesca Fagnani (una sera). In video da Kiev si collegherà il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel corso della serata finale, come invitato speciale per parlare della situazione di guerra nel suo Paese. Intervistato da Bruno Vespa.

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Chiara Ferragni durante la conferenza stampa per presentare la sua partecipazione a Sanremo. Foto Ansa/Matteo Bazzi

Paola Egonu, ha spiegato il direttore artistico del Festival di Sanremo, è una “grandissima campionessa del volley, grande orgoglio italiano“. Sarà sul palco nella serata di giovedì 9 febbraio. Chiara Francini, Amadeus l’ha invece definita “una bravissima attrice di teatro, cinema, fiction, una donna simpaticissima“. Condurrà la serata di venerdì 10 febbraio. Martedì 7, prima serata, e sabato 11 febbraio sul palco arriverà Chiara Ferragni; mercoledì 8 Francesca Fagnani; giovedì 9 Paola Egonu e venerdì 10 Chiara Francini.

A Sanremo anche i Black Eyed Peas

Amadeus ha annunciato anche i Black Eyed Peas superospiti al festival. “Mercoledì 8 febbraio faranno ballare e impazzire il teatro Ariston e tutti i telespettatori a casa“, ha detto il direttore artistico.“Finalmente – ha sottolineato Amadeus – dopo tre anni Sanremo torna a ospitare grandi nomi della musica internazionale. Arrivano da Los Angeles, da 25 anni realizzano hit note in tutto il mondo. Parliamo di 35 milioni di album venduti e 120 milioni di singoli per un gruppo premiato con 6 Grammy, gli Oscar della musica. Parliamo davvero di un super nome, di un superospite internazionale“, ha concluso il direttore artistico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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