LibriPrimo piano

Addio Emanuela, la soluzione del caso Orlandi secondo Maria Giovanna Maglie

L'ultima inchiesta prima della scomparsa rivela "la vera storia del caso Orlandi": dal sequestro ai depistaggi, passando per la prova sulla sua soluzione

La verità sul caso Emanuela Orlandi secondo Maria Giovanna Maglie. L’ultimo libro-inchiesta edito da Piemme prima della morte della stessa giornalista ricostruisce il caso di scomparsa forse più celebre del dopoguerra. Un documento inedito, una testimonianza “collaterale” mai battuta – quella dei servizi segreti spagnoli – che emerge a margine del polverone dei Vatileaks.

La vera storia del caso Orlandi. Il sequestro, i depistaggi, la soluzione è il sottotitolo dell’ultimo libro di Maria Giovanna Maglie, dedicato alla scomparsa della più celebre delle cittadine vaticane: Emanuela Orlandi. Un’inchiesta che non risponde, come è ovvio a tutti gli interrogativi, sul cold case che dal 1983 appassiona e sconcerta gli italiani e non solo. Ma offre una soluzione e una prova esclusiva. Ripercorrendo “la verità sul terribile caso Orlandi” – che nella quarta di copertina è definita come – “più dura di quanto si pensasse” e “già da tempo sotto i nostri occhi“.

Libro Maria Giovanna Maglie Addio Emanuela Orlandi inchiesta verità scomparsa morte
Da sinistra: la copertina di “Addio Emanuela” di Maria Giovanna Maglie; la giornalista ritratta in una foto @ANSA/FABIO FRUSTACI

Addio Emanuela: la verità di Maria Giovanna Maglie sul caso Orlandi

L’ultimo libro di Maria Giovanna Maglie – pubblicato qualche mese prima della sua scomparsa dello scorso maggio – punta dritto alla soluzione della personale inchiesta della giornalista sul caso di Emanuela Orlandi. Addio Emanuela, fin dal titolo chiarisce l’esito delle ricerche: la verità è che secondo la Maglie non solo la giovanissima sarebbe già morta, anni fa, ma è entrata lei stessa in possesso di un documento che lo testimonierebbe chiaramente. Il libro ripercorre lungo otto capitoli la vicenda, partendo appunto dal fatidico e mai del tutto chiarito rapimento avvenuto il 22 giugno del 1983.

Il ruolo centrale di Giovanni Paolo II e i suoi appelli. In primis le piste (le più disparate, dal terrorismo internazionale e Alì Agca, alla prostituzione minorile, passando per una quantità imprecisabile di falsi documenti e mitomani) e i tanti depistaggi con la famiglia Orlandi sempre in primo piano a chiedere anche solo il corpo della ragazza. E sullo sfondo le ipotesi che con maggiore e minore forza si sono susseguite senza sosta.

La Maglie si focalizza in particolar modo su quelle relative alla banca (intesa come lo IOR e gli scandali ad esso collegati, soprattutto il crac dell’Ambrosiano e Calvi, n.d.r.) e alla banda (naturalmente a Roma si tratta della Magliana, n.d.r.). Identificando come sia proprio l’intreccio tra queste due a dare le risposte più veritiere sul mistero più grande: perché rapire proprio Emanuela Orlandi. Esisteva davvero un movente sessuale? Come dobbiamo considerare quella registrazione agghiacciante con la voce attribuita proprio alla Orlandi subisce delle torture?

I silenzi del Vaticano e la svolta della Maglie

L’opinione pubblica ha seguito attenta – tra inchieste, libri, interviste, indagini vere e proprie – questo mistero lungo 40 anni: ricco di colpi di scena. Dalla svolta della sepoltura di De Pedis in Sant’Apollinare, alla rivelazione dei documenti falsi (ma verosimili) da parte del giornalista Emiliano Fittipaldi, che per primo nel volume Gli Impostori ventilò la possibilità che Emanuela Orlandi fosse vissuta a Londra dal rapimento alla morte. Passando per il mistero della Tomba dell’Angelo – trovata vuota, senza neppure i resti di chi avrebbe dovuto essere tumulato là davvero – e la fortunata serie tv Netflix Vatican Girls, e soprattutto due ben altri due pontefici. Il primo consegnato al silenzio, come tutto il Vaticano, e l’ultimo che nell’unico incontro con la famiglia ha pronunciato la frase: “Emanuela è in cielo“.

In tutto questo turbinare di ipotesi Maria Giovanna Maglie presenta la sua verità: racchiusa in un documento ottenuto dai servizi segreti spagnoli – proveniente secondo la giornalista dall’archivio di Monsignor Balda, ed emerso con lo scandalo Vatileaks – intitolato “Casi di potenziale rischio reputazionale e danno mediatico riguardanti informazioni riservate su eventi dannosi occorsi”. La foto sotto tratta dal libro dimostra come gli 007 spagnoli mettano in guardia alcuni prelati sull’attività di ricerca – anche – di Emanuela Orlandi, sulle possibili “ingerenze di forze terze che potrebbero interessarsi al caso”. E questa potrebbe essere una pista che porta alla verità 40 anni dopo.

Estratto pagina 203 del libro "Addio Emanuela" di Maria Giovanna Maglie - Piemme Edizioni sul caso Emanuela Orlandi
Estratto pagina 203 del libro “Addio Emanuela” di Maria Giovanna Maglie – Piemme Edizioni

Angela Oliva

Direttore Responsabile
Pugliese di nascita, muove le sue prime esperienze giornalistiche tra Palio, Sport e Cronaca bianca a Siena durante il periodo universitario divenendo pubblicista subito dopo la laurea con lode in Scienze della Comunicazione. Con il trasferimento a Roma inizia il praticantato che la porterà a diventare professionista nel 2008. Si è occupata di gambling, dipendenze, politica estera (ha una seconda laurea sempre con lode in Scienze internazionali e diplomatiche), ippica, economia. Ha collaborato con giornali, TV (Telenorba), l'agenzia di stampa nazionale Il Velino-AGVNews e con diverse realtà specializzate. Diverse le esperienze in agenzie come account ed advisor del settore bancario, di associazioni di categoria, di comunicazione pubblica, turismo, trasporti, cybersecurity, compliance & risk management, telecomunicazioni, 5G e di gaming.
In parallelo si è occupata di Comunicazione strategica e Marketing come manager in azienda - trasferendosi a Rimini - assumendo spesso anche la responsabilità delle Relazioni esterne. Ha approfondito, con due diversi master, anche i temi della Corporate Social Responsibilty e della Sostenibilità.

Pulsante per tornare all'inizio