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È morta Maria Giovanna Maglie. Meloni: “Professionista seria, ci mancherà”

Giornalista di lungo corso, 70 anni, era diventata un punto di riferimento per l'opinione pubblica conservatrice

È morta martedì 23 maggio la giornalista Maria Giovanna Maglie. Aveva 70 anni. A darne notizia è Francesca Chaouqui che era accanto a lei al momento del decesso, avvenuto all’ospedale San Camillo di Roma.

Amici miei, Maria Giovanna Maglie è tornata questa Mattina alla Casa del Padre” scrive su Twitter Chaouqui, divenuta celebre per il caso Vatileaks. “È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace“.

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Maria Giovanna Maglie. Foto Twitter @ChiodiDonatella

Maglie, i problemi di salute

Negli ultimi mesi la giornalista aveva avuto diversi problemi di salute, che aveva raccontato lei stessa sui social media. “Sono in ospedale per una serie di interventi chirurgici da quasi due mesi” aveva scritto lo scorso dicembre su Twitter, rispondendo a quanti si chiedevano il motivo della sua assenza dalla tv. “Ecco la ragione della mia latitanza. Spero di riprendermi al più presto e tornare come prima, per ora fatemi tanti auguri“.

Poco prima di scrivere questo testo Maria Giovanna Maglie si era sentita male nel corso della maratona elettorale del programma Quarta Repubblica, il talk show condotto da Nicola Porro su Retequattro. “Ho avuto un malore che ho cercato di mascherare” aveva affermato. “Ho concluso il collegamento e poi ho spiegato che avevo bisogno di staccare. Non so nemmeno se ne siano accorti gli spettatori“.

La sua carriera

Nata a Venezia, Maglie si trasferì a Roma nei primi anni Sessanta. Iniziò a lavorare per l’Unità come inviata in America Latina occupandosi di politica internazionale. Lasciata l’Unità per divergenze ideologiche con il Partito Comunista Italiano, nel 1989 fu assunta in Rai. Nel 1990, allo scoppio della prima guerra del Golfo, divenne inviata in Medio Oriente per il Tg2. Lavorò quindi come corrispondente da New York fino al 1993. Maria Giovanna Maglie ha lavorato per diversi quotidiani come il Giornale e Il Foglio, oltre che per Radio Radicale e Radio 24.

È stata inoltre una scrittrice. Fra i suoi libri la biografia di Oriana Fallaci e alcuni saggi su argomenti di politica internazionale. Molto presente in tv come opinionista, è stata vicina a idee di destra. All’inizio del 2019 fu al centro di una polemica perché la Rai era intenzionata ad affidarle una striscia informativa subito dopo il Tg1. Di fronte alle proteste del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, il progetto non si realizzò.

Cordoglio per la sua scomparsa

Addio a Maria Giovanna Maglie” ha scritto la premier Giorgia Meloni su Twitter. “Forte, intelligente, combattiva, una professionista seria e sempre pronta al confronto. Ci mancherà. Le mie più sincere condoglianze a tutti i suoi cari.”

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La Maglie con Meloni nella foto postata su Twitter dalla presidente del Consiglio

Se n’è andata Maria Giovanna Maglie, giornalista battagliera, donna forte, con le sue idee e la sua vis polemica. Ognuno la ricorda a modo suo, secondo le sue passioni e le sue sensibilità“, ha scritto sui social Enrico Mentana. “Con Maria Giovanna Maglie ho perso una cara amica, con cui abbiamo condiviso sogni, battaglie e idee” è invece il ricordo del giornalista e scrittore Alberto Samonà, membro del consiglio di amministrazione del Parco archeologico del Colosseo a Roma.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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