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La morte di Prigozhin, tutti i dubbi sull’incidente

Molti osservatori, dalla Francia come dagli Usa, sostengono la possibilità di un attentato voluto da Putin per vendetta contro il capo della Wagner

Il giorno dopo la morte in Russia del capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, i soccorritori avrebbero ritrovato il suo telefono cellulare. Lo smartphone dell’ex cuoco di Putin era vicino a una delle vittime dell’incidente aereo. Lo ha detto ad Al Jazeera una fonte politica della Wagner.

Intanto la Francia esprime “ragionevoli dubbi” sulle “condizioni” dell’incidente aereo in cui si è morto il leader del gruppo paramilitare Wagner. Non solo. Per l’ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ed ex direttore della Cia, Leon Panettaè probabile che Mosca cerchi di assumere il controllo del Gruppo Wagner dopo la morte di Prigozhin, in un incidente aereo in Russia“.

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Un uomo accanto ai rottami dell’aereo di Prigozhin. Foto Ansa/Epa Anatoly Maltsev

Il dopo Prigozhin in Russia

“Penso che saranno molto preoccupati di permettere a questi ragazzi di continuare a operare da soli“, ha affermato Panetta riferendosi ai mercenari del Gruppo Wagner. “Non mi sorprenderebbe quindi se affermassero il controllo sul Gruppo Wagner in Africa, in Asia e ovunque si trovino” ha aggiunto. “A questo proposito, credo che anche i membri del Gruppo Wagner debbano preoccuparsi della loro vita“.

Secondo lo statunitense Istituto per lo studio della guerra (Isw) “il presidente russo Vladimir Putin ha quasi certamente ordinato al comando militare russo di abbattere l’aereo di Prigozhin. Probabilmente (in) un tentativo pubblico di riaffermare il suo dominio e di vendicarsi dell’umiliazione che la ribellione armata del Gruppo Wagner del 24 giugno ha causato a Putin e al Ministero della Difesa russo.

“Possibile ordine di Putin”

È estremamente improbabile – prosegue il centro sudi americano – che alcuni membri delle forze armate russe, in particolare il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Valery Gerasimov, abbiano giustiziato Prigozhin senza l’ordine di Putin“. “L’intera sfera politica e di sicurezza russa ha probabilmente considerato la sopravvivenza di Prigozhin dopo la ribellione di Wagner come a discrezione di Putin“, aggiunge l’Isw.

Fonti russe hanno notato che sono passati esattamente due mesi dall’inizio della ribellione armata di Wagner, durante la quale le forze di Wagner hanno abbattuto diversi elicotteri russi e ucciso almeno 13 militari russi. La decisione di affidare alle difese aeree russe “l’assassinio di Prigozhin ha permesso al ministero della Difesa russo di vendicare direttamente quello che è stato uno dei giorni più letali per l’aviazione russa dall’inizio dell’invasione su larga scala“, ovvero il 23 agosto.

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Persone portano fiori presso un memoriale accanto all’ex “Centro PMC Wagner” a San Pietroburgo, Russia. Ansa/Epa Anton Matrosov

Il punto di vista tedesco

Prudente la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock. L’incidente dell’aereo di Prigozhin è avvenuto poche ore fa e quindi “non si possono trarre conclusioni affrettate“. La ministra ha però aggiunto che “un sistema, un potere, una dittatura costruita sulla violenza, conosce solo la violenza anche al suo interno“. Lo si è già visto in Russia “in modo triste e drammatico negli anni passati. Quando oppositori, giornalisti, persone comuni sono caduti dalle finestre o sono stati avvelenati“, ha commentato Baerbock.

Il video che dimostrerebbe l’attentato

L’aereo della Wagner su cui si trovava effettivamente Prigozhin – un altro, molto simile, è invece atterrato a Mosca regolarmente – è scomparso dai radar alle 18.20 ora locale (le 17.20 in Italia) del 23 agosto. Il velivolo è precipitato nella regione di Tver, vicino al villaggio di Kuzhenkino. Il canale Telegram vicino ai mercenari Wagner – Grey Zone – ha diffuso un video in cui si vede il jet precipitare verticalmente mentre dalla carlinga si sprigiona un denso fumo. Nel cielo blu si nota un altro sbuffo di fumo bianco, che secondo la stessa fonte sarebbe stato prodotto dall’impatto di uno o più proiettili della contraerea contro il velivolo. “Prima che l’aereo si schiantasse, i residenti locali hanno sentito due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti“, scrive Grey Zone.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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