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Quali animali nascono in primavera? I cuccioli di questa stagione

Sono diverse le creature che vedono la prima luce tra marzo e maggio, conoscerle per proteggerle

La primavera è una stagione che nel mondo animale si caratterizza anche per le nascite. Sono diversi, infatti, i cuccioli che tra marzo e maggio vengono alla luce. Sono soprattutto creature che vivono nei boschi ed è importante conoscerle, anche per proteggerle in caso di incontri casuali. 

La primavera è per antonomasia la stagione della rinascita, della fioritura, della nuova vita. E proprio in questo spirito, per diversi animali i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno sono quelli in cui vengono alla luce i cuccioli. Diverse specie, specialmente dei boschi, nascono proprio in questo periodo. A tal proposito, è molto importante conoscere quali siano queste specie anche per poterle preservare nel loro habitat naturale, in un periodo delicatissimo come quello della nascita.

Cuccioli
Cucciolo di capriolo – VelvetMag

Specie che nascono in primavera

Quando si incontra un cucciolo, spesso, l’istinto è quello di metterlo in salvo. Ma in questo caso la prima regola da imparare è che la natura non lascia mai nulla al caso. Infatti, la madre lascia i suoi cuccioli in un posto preciso e tornerà ad allattarli anche più volte al giorno. Nascosto bene fra l’erba alta, non potrà essere visto neanche dai predatori, poiché è inodore proprio per evitare di essere fiutato. Tra questi cuccioli, che vedono la luce per la prima volta in primavera, ci sono ad esempio i caprioli. In questa specie, infatti, l’accoppiamento si verifica tra luglio e agosto ma, a causa della ‘pausa embrionale‘ (ovvero l’evento fisiologico per il quale durante un periodo di 4 -5 mesi l’embrione si sviluppa lentamente), i piccoli nascono intorno a metà maggio.

I caprioli cuccioli, non seguono le madri nelle loro attività ma restano nascosti fra erbe e cespugli. Tuttavia, proprio come accennato in precedenza, la madre ritorna più volte al giorno per allattarli. Dunque, non bisogna mai spostare un cuccioli di capriolo se si avvista nascosto nelle circostanze descritte. Anche le femmine di cervo partoriscono tra maggio e giugno, dopo 33 settimane di gestazione. I cerbiatti sono in grado di camminare quasi da subito, tuttavia fino ai primi 10 giorni di vita restano immobili e accucciati nella vegetazione. Anche in questo caso, mamma cerva li allatta almeno sei volte al giorno, dunque la situazione che si può presentare è pressappoco identica a quella dei cuccioli di capriolo.

Come aiutare i cuccioli

Un’altra specie che partorisce in primavera è il cinghiale. In genere i cuccioli possono essere da un minimo di 2 o 3 ad un massimo di 7 o 8. Le nascite si concentrano tra marzo e giugno, ma non sono esclusi anche altri periodi dell’anno. La femmina di cinghiale vive in branchi dai complessi rapporti gerarchici, ma al suo interno ogni femmina difende e alleva i cuccioli (anche delle altre scrofe). Questo fa sì che, in presenza di una cucciolata, i cinghiali possano risultare più ‘aggressivi‘ e per questo motivo non bisogna mai abituarli a fonti di cibo facile, in modo da tenerli lontani dai centri abitati. Anche i pipistrelli nascono, in genere, a fine maggio. Le femmine si riuniscono in colonie, dette nursery, per partorire e allevare i cuccioli.

Cinghiale
Cucciolo di cinghiale – VelvetMag

I piccoli di pipistrello sono in grado di volare già dopo un mese, l’unica accortezza dell’essere umano dovrebbe essere quella di tollerare la loro presenza negli edifici con interventi di compatibilizzazione uomo-pipistrello. Ed infine, altra specie molto comune tra i boschi (ma a volte non solo) è il riccio. I cuccioli nascono tra maggio e settembre e, se la riproduzione avviene in anticipo, la femmina può riprodursi anche due volte l’anno. Così come gli esemplari adulti, quando sono impauriti, anche i cuccioli si raggomitolano su sé stessi. Questo li porta ad essere, talvolta, vittime di investimenti sulle strade trafficate, perché si bloccano e restano immobili in strada. Spesso i piccoli che perdono i genitori sono svezzati e rimessi in natura dai centri di recupero per animali selvatici. Per questo in caso di avvistamenti, prima di compiere qualsiasi azione, è sempre buona pratica consultare degli esperti.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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