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Aerei, prezzi dei voli schizzati a +40%: il Garante attacca le compagnie

"Vi do 10 giorni per chiarire" dice Benedetto Mineo. Ma per le associazioni dei consumatori ormai è tardi. Milano-Sharm 950 euro; Roma-Rodi 700 euro

I prezzi dei biglietti aerei sono aumentati in maniera vertiginosa nelle ultime settimane. Così, alla luce dei dati Istat che hanno fatto registrare a maggio aumenti medi del +40% su base annua, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, è intervenuto. E ha chiesto alle principali compagnie aeree “spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi. E in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala, che dovranno essere fornite entro 10 giorni.

La commissione per il monitoraggio dei prezzi dei biglietti aerei si riunirà giovedì 20 luglio e servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili. È quanto si legge in una nota del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Al centro delle verifiche l’andamento dei prezzi dei biglietti alcune tratte che collegano le città di Roma e Milano, con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari.

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I prezzi dei biglietti dei voli aerei sono aumentati del 40% in 12 mesi. Foto Ansa/Telenews

Su indicazione del ministro Adolfo Urso, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, si è confrontato con le principali compagnie. Ossia Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air. Obiettivo: analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali“, si legge nella nota.

I consumatori infuriati

Il problema è che storicamente i maggiori rialzi si registrano da giugno ad agosto” è la lamentela del presidente di Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, citato dal Fatto Quotidiano. “Per non parlare del fatto che i biglietti per i voli legati alle vacanze sono in parte già venduti. Insomma, la riunione del 20 luglio è a dir poco tardiva persino per la moral suasion. Unica speranza è che l’Antitrust intervenga almeno laddove vi sono abusi di posizione dominante“.

Come a dire: il Governo interviene non solo troppo tardi ma anche in maniera inadeguata. “I rialzi tendenziali di maggio – ha ricordato Dona – sono stati anomali, e non solo per alcune rotte. In media il trasporto passeggeri è rincarato del +37,9% su maggio 2022, mentre i voli nazionali sono decollati addirittura del +43,9%, più di quelli intercontinentali, fermi a +36,8%, a dimostrazione che la scusa del caro carburante non regge e si tratta di speculazioni.”

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A Fiumicino è attiva la Smart Security. Nel bagaglio a mano liquidi senza limitazioni, pc e tablet. Foto Ansa/Telenews

Aerei cari come per new York

Ma il problema del fortissimo rialzo dei prezzi dei biglietti aerei rispetto a un anno fa non riguarda soltanto i voli domestici. Uno studio di Assoutenti negli scorsi mesi rivelava che per alcune tratte europee i biglietti costano oramai quasi quanto un volo a lungo raggio per New York. Ad esempio per volare da Roma all’Isola di Rodi (Grecia), partendo il 12 agosto e tornando il 19 agosto, servono almeno 696 euro. Così come ne occorrono 694 euro da Milano a Tenerife, sulle Isole Canarie. In pratica poche decine di euro in meno dei 743 euro del volo andata-ritorno Roma-New York.

Milano-Sharm el Sheikh: 950 euro

Superano i prezzi dei voli intercontinentali i biglietti aerei per l’Egitto: nello stesso periodo (12-19 agosto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si parte da 778 euro. Costosissimo anche volare su Creta (530 euro da Roma) e Monastir (654 euro da Milano). Il tutto mentre, come certificato dalle stesse compagnie, gli aerei hanno decisamente ripreso il volo nel post-Covid, con il traffico tornato ormai ai livelli del 2019. Più sale la domanda, più salgono i prezzi; più è possibile che salga anche la speculazione.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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