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Patente di guida e monopattini: il codice della strada diventa più severo

Il 22 giugno in Consiglio dei ministri le nuove regole volute da Salvini. Più facili maxi multe e sospensione dei documenti

Si stringono le maglie sulle infrazioni al codice della strada e sulla patente di guida. In vista del Cdm di giovedì 22 giugno il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sta preparando misure da ‘tolleranza zero’. Fra queste la sospensione della patente per chi assume droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, chi viaggia in contromano, e per tutti i comportamenti che generano alta incidentalità.

Scatterà inoltre il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e l’obbligo dell’alcolock – il dispositivo che registra il tasso alcolemico di un conducente – per gli ‘ubriachi’ recidivi. Il disegno di legge, spiegano all’Ansa fonti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sarebbe ormai giunto in dirittura d’arrivo.

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Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Patente, ciclisti e monopattini

Regolando in modo più stringente patente e codice della strada ci sarebbero più garanzie per i ciclisti. Nel ddl si prevede infatti che questi ultimi abbiano maggiore tutela giuridica al momento dei sorpassi. Non mancheranno nuove regole su targhe, assicurazione e obbligo di casco per i monopattini. Nuove norme anche sulle ztl e chiarezza sugli autovelox. L’obiettivo è quello di evitare l’uso di strumenti di rilevazione della velocità non omologati e troppo spesso installati solo al fine di moltiplicare le sanzioni.

Al momento della guida, come detto, stretta sui cellulari, sull’uso di stupefacenti e di alcol, pena serie conseguenze sulla patente, e non certo solo qualche punto in meno. Nuove regole anche per chi ha preso da poco la patente e promozione della sicurezza stradale nelle scuole. Nei 18 articoli della bozza compaiono anche modifiche in materia di sicurezza dei passaggi a livello ferroviari e nuove sanzioni per la sosta vietata e le Ztl.

Neopatentati e auto di lusso

I neopatentati non potranno guidare le auto più potenti per i primi 3 anni dopo il conseguimento della patente. Attualmente il limite è di un anno. Dopo il recente incidente che ha coinvolto i giovani youtuber a Roma, il ddl sposta in avanti il termine di guida per le “autovetture (categoria M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW.” Se si prende una super multa per eccesso di velocità o per altre infrazioni che comportano la decurtazione dei punti, scatta la sospensione della patente se si hanno già meno di 20 punti. La sospensione della va da 7 a 15 giorni a seconda del numero di punti posseduti al momento dell’accertamento. I giorni di sospensione raddoppiano in caso si sia causato un incidente.

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Monopattini elettrici a Roma. Foto Ansa/Giuseppe Giglia

Monopattini, stop all’anarchia

Ma non c’è solo la patente al centro delle nuove regole del Codice della strada. I monopattini elettrici che si prendono a nolo nelle città italiane dovranno avere un meccanismo che li blocchi se escono dalle aree consentite. Il ddl stabilisce inoltre il “divieto di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica privi di contrassegno o di copertura assicurativa.” E introduce “l’obbligo di uso del casco a bordo dei monopattini a tutti i conducenti, in precedenza previsto esclusivamente per i conducenti minori di 18 anni.” E, ancora, si introduce “un divieto generalizzato di sosta dei monopattini sui marciapiedi.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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