NewsPrimo piano

Roma, Suv travolge una Smart e uccide un bimbo: “Ipotesi sfida social”

Un ventenne sotto inchiesta per omicidio stradale. Video in rete per 'documentare' i viaggi a tutta velocità

I procuratori di Roma contestano il reato di omicidio stradale a un ventenne che la sera del 14 giugno, alla guida di un potente Suv Lamborghini si è reso protagonista di un gravissimo incidente travolgendo un altro veicolo a Casal Palocco, alle porte di Roma.

L’incidente è avvenuto tra via di Macchia Saponara e via Archelao di Mileto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il Suv ha causato la morte di un bimbo di 5 anni; la madre e la sorellina del piccolo sono rimaste gravemente ferite, sebbene non in pericolo di vita. Il bambino e i suoi familiari si trovavano a bordo di una Smart Forfour. Al vaglio degli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino, anche la posizione di 4 persone all’interno della Lamborghini.

roma incidente stradale
La scena dell’incidente in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni, a Casal Palocco. Foto Ansa

Roma, sfida di velocità

Nei confronti di questi soggetti la procura di Roma potrebbe contestare il reato di concorso in omicidio stradale. Un’ipotesi che potrebbe concretizzarsi qualora si arrivasse ad accertare che nelle fasi precedenti allo schianto i soggetti stessero girando un video da postare, poi, sui social media. E questo per una challenge – una sfida – online. Un gara folle, pericolosissima, in cui avrebbero forse incitato il ragazzo alla guida.

La piccola city car sulla quale è morto il bambino si è scontrata frontalmente col Suv Lamborghini, preso a noleggio da due giorni, e guidato dal ventenne con a bordo 4 persone. Un impatto terribile: sulla strada non ci sarebbero segni di frenata. Nell’incidente è inoltre rimasta coinvolta una terza auto. A confermare, almeno apparentemente, l’ipotesi della sfida online da lanciare sui social media è un filmato di 15 secondi comparso in rete. Uno dei giovani coinvolti nell’incidente afferma: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene.” Le forze dell’ordine hanno sequestrato i telefonini dei giovani al fine di verificare ulteriormente l’esistenza della sfida social.

È stata sfiorata una strage

Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate. Quando sono arrivati i soccorsi il piccolo era già in arresto cardiaco. I sanitari dell’ambulanza hanno immediatamente praticato il massaggio cardiaco sul cuore e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che costatare il decesso del bimbo.

roma casal palocco incidente sfida social bambino ucciso
Un frame tratto da un video pubblicato sul profilo TheBorderline su TikTok mostra uno dei cinque ragazzi coinvolti nell’incidente provocato a Casal Palocco in cui è morto un bambino. Foto Ansa/TikTok The Borderline

Nell’incidente di Roma provocato dal Suv Lamborghini sono rimaste gravemente ferite la madre del bambino, di 29 anni, e l’altra figlioletta di 3 anni. Le due sono state trasportate in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Le condizioni sono gravi ma sembra scongiurato il pericolo di morte. I mezzi coinvolti sono sotto sequestro e la Polizia locale ha proceduto con i rilevi. L’alcol test eseguito sul conducente del Suv è risultato negativo. Non quello ai cannabinoidi, secondo Il Fatto Quotidiano. Gli inquirenti dovranno ora accertare a quale velocità viaggiassero le auto coinvolte. E se le condizioni del manto stradale, anche alla luce delle forti piogge di questi ultimi giorni, possano avere inciso nella dinamica dell’incidente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio