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Vittoria di Svezia e l’anoressia: la confessione dell’erede al trono

La Casa Reale confermò tutto già negli Anni Novanta sulla pagina triste della sua adolescenza

La principessa Vittoria di Svezia sarà la prossima regina del Paese. Nel 1979 la Svezia è stata tra le primissime monarchie a introdurre la primogenitura assoluta, una mossa seguita dal Regno Unito solamente nel 2013. Vittoria, dunque, ha guadagnato il diritto ad ereditare il trono senza essere superata dagli eredi di sesso maschile nati successivamente. La principessa ereditaria, che oggi ha 45 anni, ha iniziato a svolgere i suoi primi doveri al fianco dei suoi genitori, il re Carlo XVI Gustavo e la regina Silvia, nel 1995, da quando ha compiuto 18 anni. Ma questo ha avuto un costo.

Proprio alla fine degli Anni Novanta, la Casa Reale di Svezia ha ammesso che la principessa Vittoria stava affrontando un serio problema di salute. Si trattava di anoressia e in seguito la stessa erede al trono ha commentato questa triste pagina della propria adolescenza. Come riporta il Daily Mail, anche di recente la futura regina è tornata a parlarne.

Principessa Vittoria di Svezia anoressia
ANSA

Essere la prima in linea di successione al trono svedese significava sopportare una pressione enorme a scapito della propria salute. Affrontando l’argomento ha detto: “Volevo sempre fare ed essere molto di più di quanto potessi realisticamente fare o essere“. Ad aiutarla nella sua guarigione è stato il soggiorno negli Stati Uniti d’America, che le ha permesso di prendersi una pausa dai doveri reali per concentrarsi sulla propria salute.

Vittoria di Svezia e la lotta contro l’anoressia di quando era ragazza

Nel novembre del 1997 la Casa Reale annunciò che la principessa Vittoria di Svezia soffriva di un disturbo alimentare. Da ciò è sorte un’intensa ondata di preoccupazione e curiosità da parte del pubblica. I media pubblicavano foto che la ritraevano con un aspetto notevolmente più magro e l’ulteriore conferma che qualcosa non andava arrivò quando l’erede al trono rinunciò all’Università. L’allora ventenne principessa, infatti, avrebbe dovuto iniziare gli studi all’Università svedese di Uppsala. Ma la Famiglia Reale decise di rimandare tutto per permetterle di guarire serenamente. La principessa Vittoria, dunque, decise di prendersi del tempo negli Stati Uniti. Commentando quella scelta ha dichiarato: “Negli Stati Uniti, ho ricevuto un aiuto professionale, che è stato davvero importante per me. Ho solo imparato a dare parole ai sentimenti e quindi essere in grado di stabilire dei limiti e di non spingermi troppo, cosa che ho trovato facile. Per tutto il tempo volevo molto di più di quello che potevo fare, o potevo essere”.

Principessa Vittoria di Svezia
ANSA

Già in occasione del suo 21esimo compleanno, l’erede al trono ha affermato di essere guarita e ha ringraziato i media per aver rispettato la sua privacy. In un’intervista concessa ai tempi, disse: “Può anche venire da dentro, e può capitare a tutti, non solo alle ragazze ma anche ai ragazzi. Avevo bisogno di tempo per sistemare le cose e ritrovare il mio equilibrio. Avevo bisogno di conoscermi, scoprire dove fossero i miei limiti, non spingermi costantemente troppo“. Quel periodo così difficile della sua vita, però, le ha anche portato qualcosa di buono. In quegli anni, infatti, la principessa Vittoria di Svezia ha incontrato il suo attuale marito, il principe Daniel, che era il suo personal trainer per gli allenamenti ordinati dal medico. Dopo una lunga relazioni, la coppia è convolata a nozze nel 2010.

 

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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