Primo pianoTV

Vivere non è un gioco da ragazzi, anticipazioni ultima puntata: come finirà la serie

Ultimo appuntamento per la fiction di Rai Uno, in onda lunedì 29 maggio in prima serata: ecco cosa accadrà

Vivere non è un gioco da ragazzi chiude con l’ultima puntata, in onda lunedì 29 maggio in prima serata su Rai Uno. La serie, basata sul romanzo, sul romanzo di Fabio Bonifacci Il giro della verità del 2020, chiuderà con gli episodi quinto e sesto: ecco cosa accadrà.

Si era detto che la serie avrebbe chiuso con due appuntamenti consecutivi, lunedì 22 maggio e martedì 23 maggio, ma così non è stato. L’ultima puntata di Vivere non è un gioco da ragazzi, infatti, andrà in onda lunedì 29 maggio, confermando i piani originali dello show, pensato per coprire la prima serata di Rai Uno del lunedì.

Vivere non è un gioco da ragazzi ultima puntata
Cosa accadrà nell’ultima puntata di Vivere non è un gioco da ragazzi – VelvetMag

Nel corso degli episodi terzo e quarto, ha raggiunto 2.920.000 spettatori pari al 16.1% di share. Insomma, un’accoglienza tiepida per via della distribuzione mista degli episodi, prima in streaming su RaiPlay e poi in chiaro sulla rete ammiraglia, che non sembra aver premiato lo show, diversamente da quanto accaduto con Mare Fuori.

Tutti i nodi si apprestano a venire al pettine nel corso dell’ultima puntata della serie targata Rai Fiction e Picomedia. Ad impreziosire il cast della serie: Riccardo De Rinaldis, Claudio Bisio, Nicole Grimaudo e Stefano Fresi. Insomma ecco le anticipazioni dell’ultima puntata, in onda lunedì 29 maggio in prima serata su Rai Uno.

Vivere non è un gioco da ragazzi, anticipazioni dell’ultima puntata di lunedì 29 maggio: il gran finale

Dopo diversi rumor sull’eventualità di anticipare la messa in onda dell’ultima puntata – così come accaduto per altre produzioni, come Un Passo dal Cielo 7 e Il commissario Ricciardi 2 – alla fine, Vivere non è un gioco da ragazzi andrà in onda lunedì 29 maggio, come era stato stabilito. Il family drama di produzione nostrana, tuttavia, non sembra aver riscosso grandi consensi, come dimostrano gli ascolti contenuti. Ma scopriamo cosa accadrà nel finale di stagione.

Vivere non è un gioco da ragazzi ultima puntata 29 maggio
Sinossi dell’ultima puntata di Vivere non è un gioco da ragazzi: le anticipazioni (ANSA) – VelvetMag

Nel corso del quinto episodio, le cose per Lele precipiteranno di nuovo. Da una parte, infatti, è pressato dai criminali, dall’altra, invece, dalle autorità. Nel frattempo, Anna si lascerà corteggiare da Magnani ma solo per incastrarlo, così da fargli ritirare la denuncia contro il marito. Intanto, nonostante le tensioni nella sua famiglia, Lele otterrà il via libera per invitare a pranzo Serena per conoscerla. Al contempo, la professoressa Palmieri annuncerà a scuola che è stato arrestato il ragazzo che ha venduto la droga a Mirco. Lele rimarrà sconvolto, poiché era convinto dell’innocenza del ragazzo, un compagno di scuola.

Sarà tormentato dai sensi di colpa, soprattutto quando Ruggine minaccerà di raccontare la verità. Gli intimerà perciò di stare lontano da Serena. Il ragazzo si rivolgerà a Caminito, chiedendogli aiuto, e la banda picchierà Ruggine, dicendogli di non parlare. Vista la violenza in cui è scaduto quel confronto, Lele si dirà stufo di questi sotterfugi. Deciderà perciò di confessare la verità sia alla polizia che alla famiglia. Saguatti, però, lo spiazzerà: dirà di avere le prove che non sia stato lui a vendere la dose letale a Mirco.

Lele è innocente: come finirà la serie?

Il sesto e ultimo episodio vedrà Lele ottenere l’approvazione di Sonia. Il giovane risolverà inoltre tutti i problemi con Serena. Ma il problemi si ripresenteranno nuovamente alla porta di Lele: Caminito viene a conoscenza del fatto che sia stato il protagonista a parlare della banda di spacciatori. Manderà perciò i suoi uomini ad intimidirlo: Lele avvertirà Saguatti che gli prometterà di proteggerlo, pur finendo nei guai, per aver condotto indagini non autorizzate.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

Pulsante per tornare all'inizio