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Heather Parisi: il caso del pignoramento in tv

Lucio Presta racconta sui social quanto accaduto alla nota ballerina, un tempo nella sua 'scuderia'

La ex ballerina e amatissima star della televisione, Heather Parisi, avrebbe sborsato una “somma ingente” come risarcimento per una condanna per diffamazione. L’ha infatti raggiunta un ufficiale giudiziario in uno studio televisivo, al termine della registrazione di una trasmissione, presenti i carabinieri.

All’origine di tutto una lunga querelle con l’agente dei vip, Lucio Presta. “Hai avuto moltissimo tempo cara @HeatherParisi – scrive Presta sui social – di saldare quanto disposto dal tribunale che ti ha condannato per diffamazione al pagamento di una somma ingente. Ma tu e la tua luce pensavate di farla franca ancora, allora mi è toccato fare ciò che mai avrei voluto.”

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Heather Parisi. Foto Ansa/Claudio Onorati

Parisi pignorata dopo l’intervista a Belve

Secondo quanto Presta ha divulgato pubblicamente, l’ufficiale giudiziario si è presentato da Heather Parisi giovedì scorso in occasione della registrazione del programma Rai Belve, condotto da Francesca Fagnani. Parisi ne era l’ospite intervistata e l’ufficiale giudiziario assistito da un carabiniere ha effettuato il pignoramento a persona fisica presso gli studi, a fine registrazione.

Per evitare la mortificazione di veder portare via effetti personali, hai dovuto effettuare bonifico tramite terzi e saldare quanto dovuto” afferma Presta. “Un’operazione che ha richiesto alcune ore trascorse in un camerino del centro di produzione” aggiunge, riferito a Heather Parisi. “Questa volta – scrive ancora Presta – il tuo mentore non è riuscito a sfuggire al pagamento e ti ha fatto vivere una vera mortificazione davanti a tutti. “Cara HP anche questa volta non hai evitato di fare una brutta figura, sottraendoti per mesi ai tuoi obblighi nei miei confronti, sanciti dalla Magistratura. E chissà che altre figuracce rimedierai…. vedremo le tue interviste. Medita Heather medita!“, conclude sarcasticamente Lucio Presta.

Presta e la vicenda di Heather

La vicenda risale a ormai 6 anni fa, ricostruisce il Corriere della Sera. Heather Parisi faceva parte della scuderia di assistiti di Lucio Presta quando l’ex ballerina avviò una battaglia legale proprio contro Arcobaleno Tre (la società di produzione del manager, n.d.r.) perché il suo film Blind Maze, che doveva essere trasmesso dalla Rai, era saltato dopo la sua polemica contro Nemicamatissima. Era questo lo show che vedeva nuovamente insieme sul palco Heather Parisi e Lorella Cuccarini e che si era rivelato tormentatissimo.

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Lucio Presta con Amadeus (di spalle). Foto Ansa/Riccardo Antimiani

“Per i miei figli era una di famiglia”

Dall’ambito pubblico si era passati però al privato, con conseguenze piuttosto pesanti. O comunque ritenute tali da Lucio Presta, che considera se stesso, e soprattutto la sua famiglia, destinatari di una diffamazione intollerabile. Secondo quanto si spiega ancora nella ricostruzione del Corriere, l’ex ballerina aveva pubblicato sui social un duro attacco alla famiglia Presta, ma il punto era che Heather Parisi aveva preso di mira i figli di Presta.

Il tribunale, in primo grado, ha sancito la condanna per diffamazione e illecita pubblicazione di immagini. Tuttavia, a fronte del mancato pagamento delle somme dovute, Presta ha deciso di agire sulle tv italiane, “così se lavora le pignoro i soldi” era il ragionamento. Heather Parisiha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare non a me, ma ai miei figliaveva detto Presta. “I miei figli l’hanno chiamata zia per tutta la vita. E i ragazzi hanno ritenuto che fosse giusto che questa cosa finisse in un’aula di tribunale“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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