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I visti per i viaggi nel mondo: quando richiederli e come ottenerli

Dall'inizio del 2023 cresce l'interesse turistico degli italiani per Australia, India e Nuova Zelanda. Ecco un vademecum fornito da Visti.it

In un periodo di ripresa del turismo, nel dopo pandemia, cresce l’importanza dei visti di viaggio. E anche di poter usufruire di un intermediario autorevole per gestire le visite in paesi stranieri di ogni parte del mondo.  

In Italia si può fare riferimento, ad esempio, a Visti.it: un’agenzia di visti commerciale che assiste i viaggiatori nelle procedure di richiesta di visti elettronici per varie destinazioni. Come Usa, Canada, Vietnam, Egitto e molte altre.

vietnam visti viaggio
Risaie lungo il fiume Ngo Dong a Tam Coc, una parte della catena montuosa calcarea di Hoa Lu, a circa 120 km da Hanoi, capitale del Vietnam. Foto Ansa/Epa Luong Thai Linh

Chi si rivolge a un’agenzia mediatrice come Visti.it può beneficiare di moduli in italiano, spiegazioni e segnalazioni. Tutto al fine di evitare errori comuni. Ci si affida così a una squadra di esperti che controllano che i dati compilati siano corretti, e che, se necessario, si possono contattare via email e per telefono. A VelvetMAG Pleun Leijten, responsabile del servizio clienti di Visti.it, ha fornito alcune risposte a quesiti che tutti possiamo porci quando decidiamo di partire per un viaggio e abbiamo bisogno di un visto.

Quali sono le mete di viaggi più gettonate dopo la pandemia? Quali le vostre previsioni sul 2023?
In confronto a gennaio 2022, quando erano ancora in vigore alcune rigide restrizioni all’ingresso, all’inizio del 2023 abbiamo riscontrato un notevole aumento di richieste di visti per l’India, l’Australia e la Nuova Zelanda.

In quali casi e perché occorre chiedere un visto per viaggiare?
I visti, nelle loro varianti, servono per viaggiare quasi ovunque al di fuori dell’Unione Europea. Per turismo così come per affari. Esistono alcuni casi in cui i viaggiatori italiani possono entrare e soggiornare in un Paese per un breve periodo di tempo senza un visto, come nel caso del Vietnam. Quel Paese lo consente per 15 giorni. In confronto a qualche anno fa, tantissimi Paesi offrono ormai la variante elettronica dei visti, molto più comoda ed economica rispetto ai documenti che si richiedono in ambasciata. In alcuni casi, come ad esempio per l’Esta Usa, non è nemmeno necessario stampare la conferma dell’avvenuta approvazione del visto elettronico.

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New York. Foto Twitter @lxrns_

Visti.it facilita le procedure per ottenere un visto, qual è il vantaggio maggiore che offre?
Sul nostro sito, i viaggiatori possono usufruire dei moduli di richiesta interamente tradotti in italiano e completi di spiegazioni dettagliate e avvertimenti accanto ai vari campi di compilazione. Noi ci occupiamo di raccogliere dati e documenti rispettando i più severi protocolli di sicurezza e di inoltrarli ai siti governativi dei vari Paesi. Per poi ricevere l’autorizzazione di viaggio che inoltriamo al cliente via email. Un altro vantaggio è che il nostro centro assistenza è raggiungibile via email o, in caso di necessità, anche telefonicamente.

L’assistenza dell’agenzia si estende a tutto il viaggio, ad esempio in caso di problemi sul visto una volta giunti nel paese di destinazione?
I funzionari del Dipartimento per l’Immigrazione si riservano sempre il diritto di negare l’ingresso ai viaggiatori se lo ritengono necessario. Anche se i visti elettronici risultano approvati e validi. L’assistenza di un’agenzia mediatrice come Visti.it non può che limitarsi alle varie fasi della richiesta del visto elettronico fino al rilascio. Con una particolare attenzione agli errori di compilazione o documenti non conformi alle norme.

Quali sono le 3 cose più importanti da ricordare prima di partire per un viaggio all’estero?
Innanzitutto controllare la validità del proprio passaporto. Per poter richiedere un eVisa per il Vietnam, ad esempio, la validità residua del passaporto deve essere di almeno 6 mesi all’arrivo nel Paese. Mentre per la richiesta di un visto per la Nuova Zelanda sono sufficienti 3 mesi dal giorno in cui si riparte. Verificare, poi, se il visto è da stampare e portare con sé nel bagaglio a mano. In linea di massima è sempre consigliabile farsi una copia dei documenti da tenere per qualsiasi evenienza. I bimbi più piccoli, infine. A volte non hanno bisogno del proprio posto in aereo, ma nella maggior parte dei casi anche per loro si devono richiedere i visti.

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L’India è una delle mete più gettonate dal turismo italiano nel 2023. Foto Twitter @VertigoWarrior

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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