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Londra vale più di Sanremo, e Zelensky va da Sunak

Il presidente dell'Ucraina, che non apparirà neppure in video al Festival, terrà invece un discorso al Parlamento inglese, dal vivo

Downing Street rende noto che mercoledì 8 febbraio il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è atteso nel Regno Unito. Per lui si tratta della prima visita all’estero dall’inizio dell’invasione russa del suo Paese, ovvero dal 24 febbraio 2022.

Zelensky incontrerà il primo ministro britannico, Rishi Sunak, che nei mesi scorsi è stato a Kiev, e le truppe ucraine che le forze armate britanniche stanno addestrando. Il presidente dell’Ucraina parlerà al Parlamento, ha dichiarato Downing Street in un comunicato. Londra annuncerà un maggiore supporto e addestramento per i piloti degli aerei caccia bombardieri, che Kiev chiede a gran voce.

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Volodymyr Zelensky (a sinistra) col primo ministro britannico Rishi Sunak che ha fatto visita a Kiev lo scorso novembre. Foto Ansa/Epa Servizio Stampa presidenziale ucraino

Sunak e l’ ‘amicizia’ con Zelensky

Il viaggio di Zelensky a Londra rappresenta “una testimonianza del coraggio, della determinazione e della lotta” dell’Ucraina contro l’invasione russa. Oltre che della “infrangibile amicizia fra i nostri due Paesi“. Così il premier britannico Rishi Sunak, che si è detto “fiero” dei “vitaliprogrammi di addestramento di militari di Kiev. Il Regno Unitoli garantisce dal 2014“, ovvero dalla guerra del Donbass. Mercoledì 8 febbraio scatteranno poi nuove sanzioni britanniche contro Mosca e i più stretti collaboratori di Putin.

Ucraina, i russi attaccano nel Lugansk

Nelle ore in cui Zelensky vola verso Londra la guerra in Ucraina diventa più sanguinosa. In Donbass, nel Lugansk, gli invasori russi marciano combattendo e in vari casi vincendo. Le truppe di Mosca lanciano attacchi e bombardamenti costanti. “Nella direzione di Kreminna c’è ora la massima escalation: il numero maggiore di bombardamenti e tentativi di sfondare le nostre forze di difesa. Si tratta di attacchi praticamente quotidiani, lanciati da piccoli gruppi e plotoni, con l’ausilio di attrezzature pesanti“, ha detto il capo militare regionale Sergy Gaidai, citato da Rbc-Ukraina.

Sul canale televisivo russo Solovyov Live, Apty Alaudinov, comandante delle forze Akhmat dell’autoproclamata repubblica di Lugansk, ha rimarcato i presunti successi russi, di cui forse Zelensky parlerà a Londra per chiedere maggiori aiuti al Regno Unito. “Le nostre unità stanno avanzando su Artemovsk (nome russo di Bakhmut, ndr.). Diverse strade della città sono occupate, le unità del gruppo Wagner (i mercenari molti dei quali ex detenuti in Russia, ndr.) e militari dell’esercito russo hanno circondato la città dal lato destro. E hanno già occupato diverse strade.” Secondo Alaudinov ci sono progressi russi anche in direzione dell’autostrada per Konstantinovka: “Questa è l’unica via di comunicazione tra le forze ucraine a Bakhmut e le loro retrovie“, ha spiegato il comandante di Akhmat.

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Una donna ferita viene portata via da un edificio residenziale danneggiato a seguito di un attacco missilistico a Kharkiv il 5 febbraio 2023.Foto Ansa/Epa Sergey Kozlov

Kharkiv bombardata

Ma ora in Ucraina a soffrire non è soltanto il Donbass, bensì, di nuovo, la popolazione del Nord. I russi hanno bombardato nella notte la città di Kharkiv, secondo quanto ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, come riporta Ukrainska Pravda. “I missili nemici sono stati colpiti nella parte centrale di Kharkiv“, ha scritto Sinegubov, aggiungendo che in precedenza erano stati lanciati da 6 a 10 missili S-300. Non si hanno per ora notizie su eventuali vittime o feriti.

Alta tensione Russia-Usa

E se il presidente ucraino Zelensky vola in Occidente per la prima volta dal giorno dell’invasione russa, Mosca si muove anche sul fronte della propaganda. Il Cremlino ha chiesto che l’ambasciata americana in Russia smetta di diffondere “notizie false” riguardanti l’ “operazione militare” in Ucraina. Sui diplomatici statunitensi incombe la minaccia dell’espulsione. In questo contesto, alla nuova ambasciatrice statunitense, Lynne Tracy, ricevuta al ministero degli Esteri russo per le credenziali, il Governo ha dato un messaggio severo: “È necessario rispettare rigorosamente le leggi russe. E cessare qualsiasi attività contraria alle richieste delle autorità russe“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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