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LDA a Sanremo, “Alex Britti? Mi ha risposto: ‘ci vediamo all’Ariston'”

Vedremo il giovane cantautore salire sul palco dell'Ariston nella 73esima edizione del Festival. A VelvetMAG l'intervista esclusiva

Luca D’Alessio, in arte LDA, è pronto per salir sul palco dell’Ariston. La 73esima edizione del Festival di Sanremo si avvicina e il cantautore concorrerà al concorso canoro con Se poi domani.

Una canzone nata di notte come tutti i suoi pezzi. LDA è pronto per il suo debutto al Festival di Sanremo, l’evento canoro più atteso che presto taglierà il suo 73esimo nastro. Il giovane artista che ha attraversato anche gli studi della scuola di Amici, salirà sul palco del Teatro Ariston con il brano Se poi domani. LDA parla d’amore nelle sue melodie. Sempre più consapevole della sua penna, l’artista è pronto anche con un nuovo album che uscirà poco dopo l’esperienza sanremese. E se il 2022 è stato un anno che ricorderà per sempre, il 2023 si preannuncia già un successo che vede un primo tassello dei desideri espletarsi: partecipare al Festival di Sanremo.

LDA a Sanremo
LDA a Sanremo. Crediti: Fabrizio Cestari – velvetmag

A tal proposito, noi di VelvetMAG abbiamo incontrato Luca D’Alessio, in arte LDA, che ci ha racocontato dell’adrenalina, del palco e dell’incontro con Alex Britti con cui canterà nella serata delle cover quel testo che ha emozionato tutti la prima volta nel lontano 1998.

A VelvetMAG l’intervista esclusiva di LDA

Luca, ul tuo debutto è alle porte. Rendici partecipi della tua (immagino) adrenalina.
Ci siamo! Siamo contenti. Sono tanto euforico e l’ansietta c’è, non posso nasconderlo e non voglio fare il finto forte, ma anzi, spero che possa diventare adrenalina.

Quale scintilla ti ha portato a dire che era arrivato il momento di raggiungere il Teatro Ariston?
Quando ho chiuso il pezzo e lo risentito, ho detto: Qua c’è aria di Ariston. La dovevo presentare per forza a Sanremo, perché me lo sentivo che c’era qualcosa di magico dietro questa canzone.

A breve verrà dato il via alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Sarai tra i Big in gara con il brano “Se poi domani”. Anche questo testo è nato di notte come tutti i tuoi altri brani?
Se poi domani è stata pensata di notte, sviluppata la mattina. La situazione di solito è questa: sono quelle cose che hai qui, nel cervello, tu provi in tutti i modi a spostare i file, provi a distrarti. E invece resta sempre quel pallino, quel pensiero che non ti si leva proprio. Non c’è modo. Durante la notte scrivo a Kekko dicendo: “domani mattina vengo in studio”, lui già dormiva. La mattina dopo vado in studio e gli dico di fare un giro di chitarra. Fa questo giro, aggiungiamo il piano e già mi suonava. Faccio la linea melodica, scrivo il testo e in mezz’ora canto il pezzo. Io e Kekko ce lo sentiamo, ci guardiamo e diciamo: “Questo è per Sanremo”.

LDA, Luca
LDA, Luca a Sanremo. Crediti: Fabrizio Cestari – VelvetMag

In Se poi domani racconti l’amore incerto: è più difficile cantare d’amore o parlare d’amore?
Per me è molto più difficile parlarne, perché magari quando ne parli sembri ridicolo, mentre quando lo canti sembri figo. Quindi parlarne sì, è difficile più di quello che possa sembrare. Ecco perché ho la fortuna di fare il cantante. Posso parlare e scrivere quanto voglio e nessuno mi dirà mai nulla.

Una serata altrettanto attesa sarà quella delle cover, e tu, raggiungerai il palco dell’Ariston con Alex Britti. Torneremo indietro al 1998 con Oggi sono io che debuttò nella sezione Giovani del Festival vincendo la gara canora. Come è nata la collaborazione e, se puoi descriverlo il feeling con Britti.
Ad Amici venne lui come ospite al pomeridiano e suonò la chitarra con Luigi (Strangis, n. d. r.), ed è stato in quel momento che pensai: “Magari un giorno dovessi fare Sanremo, quasi quasi…”. Alex Britti è un Big incredibile, un artista con tutte le lettere maiuscole. Ha fatto canzoni che conoscono pure le pietre, ma è al contempo è giovane nei modi di fare, come canta, come sta sul palco. E’ figo da da vedere.

Mi hanno poi chiamato a Sanremo e gli scrivo. Parliamo un po’, gli faccio la proposta, e alla mia domanda sulla richiesta di duettare, lui mi risponde: Ci vediamo all’Ariston. Questo per far capire l’umiltà di quell’uomo. Abbiamo fatto le prove, abbiamo riso, scherzato. Io e Alex abbiamo due personalità alle quale piace ridere e quindi il feeling c’è, ed è tanto. Sulla canzone che dire! E’ un capolavoro assoluto. E’ perfetta! La scelta è venuta da sé, è avvenuto tutto in modo naturale.

LDA, "Quello che fa bene" la cover
LDA, “Quello che fa bene” la cover. Crediti: Fabrizio Cestari – velvetmag

Il brano di Alex Britti, interpretato e riarrangiato anche dalla grande Mina nel 2006, è tra le tracce del tuo nuovo album, dal titolo Quello che fa bene e che uscirà il prossimo venerdì 17 febbraio. Cosa diciamo ai superstiziosi?
Che l’ho fatto apposta da napoletano e perché voglio sfidare il venerdì 17.

In questo album vediamo anche la collaborazione con un altro ex allievo di Amici, Aka7even. Un po’ come ritornare tra i banchi di scuola ma più adulti artisticamente.
Io e Aka ci conosciamo da due anni prima del suo Amici. Noi già quattro anni fa dovevamo fare una cosa insieme, ma non c’è stato modo di svilupparla. Ci vogliamo così tanto bene che ci vediamo anche spesso, anche per mangiarci una pizza, non solo per lavoro. Resta il fatto che prima o poi doveva succedere e questo, era il momento perfetto.

Di Tremi – il brano che acanti con Aka7even – cosa puoi raccontarci.
Oserei dire autobiografica perché sia la mia che la sua parte si collegano così tanto bene, nonostante io e Aka non ci fossimo mai confrontati durante la scrittura. Lui infatti scriveva la sua, io la mia, e quando abbiamo messo a confronto le strofe ci siamo domandati come fosse stato possibile che le stesse strofe si collegassero così bene. L’abbiamo poi registrata, sentita e ci siamo detti: Questa è una bomba atomica“. 

Cosa ti dirai prima di salire sul palco dell’Ariston?
Quello che mi ha detto mio padre (Gigi D’Alessio, n. d. r.): “Goditela. Divertiti. Goditi il momento e resta sempre il solito Luca, che vai bene così, anche se non puoi stare simpatico a tutti. E quindi aggiungo io parlando a Luca, di godersi quello che ha.

Teresa Comberiati

Spettacolo, Tv & Cronaca Rosa

Calabrese, a vent’anni si trasferisce a Roma dove attualmente vive. Amante della fotografia quanto della scrittura, negli anni ha lavorato nel campo della comunicazione collaborando con diverse testate locali in qualità di fotografa e articolista durante la 71ª e 75ª Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica. Ha già scritto il suo primo romanzo intitolato Il muscolo dell’anima. Colonna portante del blog di VelvetMAG dedicato alla cronaca rosa e alle celebrities www.velvetgossip.it, di cui redige ogni mese la Rassegna Gossip.

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