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Tunnel con doccia antivirus: lo zar Putin detta le regole

Uno speciale tunnel antisettico che somministra una doccia di microgocce di disinfettante. Non è fantascienza. Ma la soluzione che si vuole adottare nella residenza ufficiale fuori Mosca del presidente russo Vladimir Putin. L’obiettivo è proteggere la massima autorità politica della Russia dal coronavirus.

Chiunque incontri il presidente nella residenza di Novo-Ogaryovo deve passare per il tunnel. Lì una nuvola di disinfettante spray ricopre gli abiti e la pelle dei visitatori. Lo scorso mese di aprile il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, aveva detto che chiunque avesse dovuto incontrare Putin di persona avrebbe dovuto effettuare il test per il virus.

E proprio Peskov, a maggio, aveva rivelato di essere stato contagiato. Oggi la Russia, con oltre 500mila contagi, è il terzo Paese al mondo per numero di casi dopo il Brasile e gli Stati Uniti. Mosca ha spiegato tuttavia i numeri elevati con il suo programma di test di massa. La stessa motivazione che Trump ha dato negli Stati Uniti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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