Kasia Smutniak annuncia l’addio al cinema: “Non voglio più fare l’attrice”

Dopo oltre vent’anni davanti ai riflettori, Kasia Smutniak ha deciso di abbandonare il mondo della recitazione. A rivelarlo è la stessa interprete polacca naturalizzata italiana, in una recente intervista rilasciata ai microfoni de La Stampa.

“Non voglio più fare l’attrice e penso sia la decisione più punk che ho preso anche perché l’ho maturata in un momento bellissimo della mia carriera“. Senza mezzi termini e possibilità di fraintendimento alcuna, Kasia Smutniak ha recentemente salutato le scene. Un saluto che ha tutto il sapore di un addio, al mondo della recitazione e del cinema. Un mondo che le ha sicuramento portato fortuna – tre candidature ai David di Donatello, come Miglior Attrice Protagonista, Non Protagonista e Miglior Documentario e sei Nastri d’Argento vinti – ma al quale non sente più di appartenere.

Nel corso di oltre due decenni di carriera ha regalato intense interpretazioni, dimostrando notevoli doti drammatiche. Da Allacciate le cinture di Ferzan Özpetek – che le ha fruttato la prima candidatura al David di Donatello – fino a Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese e Loro di Paolo Sorrentino, oltre alla serie internazionale Diavoli (Devils) e alla serie Sky che l’ha vista come protagonista, Domina, Kasia Smutniak non si è mai risparmiata. Tuttavia, come lei stessa ha ammesso, ora l’ormai ex attrice ha scelto di “seguire un puro istinto“.

Kasia Smutniak si ritira dal mondo della recitazione? “Ho deciso di fermarmi“

“Da più di vent’anni racconto storie e ho creduto davvero, ogni volta, che valesse la pena raccontarle. A un certo punto la realtà che mi circondava, le persone che incontravo, le loro vicende, mi sembravano più interessanti di quelle che mi capitava di interpretare“. Così Kasia Smutniak ha motivato la sua decisione di ritirarsi dal mondo della recitazione ai microfoni de La Stampa, proseguendo – “Mi sono chiesta, ma cosa sto raccontando? Ho deciso di fermarmi per seguire un puro istinto“.

Kasia Smutniak ha inoltre rivelato le reazioni ricevute dalle persone a lei vicine, una volta annunciata la sua decisione di ritirarsi dal mondo della recitazione. “Dopo l’ho detto alla mia agente, all’ufficio stampa, a chi lavora con me. Non credo che l’abbiano capito tutti. Probabilmente pensano sia una cosa passeggera“.

Polacca di nascita e italiana di adozione, Kasia Smutniak ha ammesso di aver cambiato il suo punto di vista sulla vita, soprattutto dopo l’esperienza dietro la macchina da presa per il documentario MUR, presentato in anteprima alla 18^ Festa del Cinema di Roma. “Girare il documentario Mur sul confine polacco, in mezzo ad atrocità indescrivibili mi ha cambiata per sempre. Sento il bisogno di mescolare le carte e di rischiare – ha rivelato, proseguendo – Ci avevo provato anche prima, ma ogni volta mi bloccavo e risalivo sulla giostra come un criceto. Non voglio più fare l’attrice..“.

Il film, nato con l’intento “comunicare la difficile situazione al confine Polonia – Bielorussia” si è rivelato per l’attrice un viaggio interiore, che l’ha portata a una nuova consapevolezza. MUR ha inoltre ottenuto una candidatura come Miglior Documentario nell’edizione 2024 dei David di Donatello: che sia questa la sua nuova strada?