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Re Carlo, il discorso accorato alla Cop28: “Non ci appartiene”

Il monarca inglese ha parlato a tutti i leader mondiali riuniti a Dubai

Re Carlo ha fatto il suo primo discorso rivolto ai leader mondiali riuniti a Dubai per l’eco-vertice Cop28. Il Sovrano, vicinissimo da ben 50 anni alla causa ambientalista, ha rivolto un discorso accorato ai presenti, invitando tutte le nazioni a lavorare insieme, ribadendo: “la Terra non ci appartiene”. Nel suo discorso Carlo III ha anche fatto un tenero cenno ai suoi cinque nipoti.

Rivolgendosi ai leader mondiali intervenuti alla Cop28 di Dubai, re Carlo III ha citato i suoi nipoti. Un gesto che ha lasciato intendere un cenno anche ai figli del principe Harry e della moglie Meghan Markle. Il Sovrano, infatti, ha affermato che i suoi nipoti “dovranno convivere con le conseguenze di ciò che abbiamo fatto o non abbiamo fatto” sul cambiamento climatico nel 2050. Tuttavia, non ha menzionato per nome George, Charlotte, Louis, Archie e Lilibet. Re Carlo III è l’unico capo di stato straniero che è stato invitato a parlare all’incontro dei leader globali. Ciò è avvenuto in onore del lavoro che porta avanti da decenni nel campo ambientale. Proprio in occasione dell’apertura del vertice mondiale sull’azione per il clima, il Sovrano ha affermato che, nonostante alcuni progressi, è necessaria “un’azione di trasformazione“.

re Carlo III alla Cop28
Ansa

Re Carlo III ha riconosciuto l’importanza degli sforzi messi in campo sinora. Ma ha comunque rivolto un appello accorato ai presenti, poiché i pericoli del cambiamento climatico “non sono più rischi lontani“. Per la prima volta con la Cop28 i Paesi condurranno un “bilancio globale” dei progressi compiuti dalla firma dell’accordo di Parigi nel 2015. Ma si prevede che non produrrà un risultato positivo. Nel suo discorso, re Carlo III ha affermato: “Prego con tutto il cuore affinché la Cop28 costituisca un altro punto di svolta fondamentale verso un’autentica azione di trasformazione in un momento in cui, come gli scienziati avvertono da tanto tempo, stiamo assistendo a punti di svolta allarmanti“.

Il discorso di re Carlo III alla Cop28 è un invito urgente a fare di più

Per sottolineare l’urgenza della situazione globale, il Sovrano ha riportato anche alcuni dati: “Nonostante tutta l’attenzione, oggi nell’atmosfera c’è il 30% in più di anidride carbonica rispetto ad allora, e quasi il 40% in più di metano. Sono stati compiuti alcuni importanti progressi, ma mi preoccupa molto il fatto che rimaniamo così terribilmente lontani dalla strada giusta, come dimostra chiaramente il rapporto sul bilancio globale. I pericoli non sono più rischi lontani“. Re Carlo III ha anche citato il suo ruolo da monarca, riportando quanto ha osservato dal vivo nel corso dei suoi numerosi viaggi in giro per il Commonwealth. Lì, infatti, ha assistito a “innumerevoli comunità che non sono in grado di resistere a shock ripetuti” e ha incontrato persone le cui “vite e mezzi di sussistenza sono devastati dal cambiamento climatico.

re Carlo III Cop28
Ansa

Con l’Accordo di Parigi, gli stati hanno concordato di limitare l’aumento medio della temperatura globale a 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di mirare a impedire che salga oltre 1,5°C. Ma le Nazioni Unite hanno avvertito che il Pianeta è sulla buona strada per un catastrofico aumento di 3°C entro la fine del secolo. Nonostante gli sforzi, infatti, le attuali politiche climatiche non hanno prodotto gli esiti sperati. Per finire, dunque, re Carlo III ha incaricato i leader di rispondere a cinque domande chiave durante il vertice sul clima. Ha aggiunto che “la speranza del mondo” si basa sulle decisioni prese nei prossimi giorni.

 

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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