Nuovo Olimpo, l’ultima opera cinematografica di Ferzan Ozpetek in anteprima alla Festa del Cinema di Roma

Il noto regista Ferzan Ozpetek, tra i più apprezzati nel mondo del cinema, fa il suo ingresso alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma con la proiezione in anteprima del suo nuovo film, Nuovo Olimpo. La pellicola, ambientata in un periodo che abbraccia la fine degli anni ’70 fino al 2015, racconta la travolgente e impossibile storia d’amore tra due giovani venticinquenni. Disponibile come Netflix Original sulla piattaforma streaming dal 1° novembre.

Nell’ambito del festival cinematografico capitolino, il programma dell’edizione di quest’anno si è distinto per la sua ricchezza e diversità. Tuttavia, tra tutte le proiezioni c’è stato un titolo che ha destato un interesse particolare e ha catturato l’immaginazione del pubblico ancor prima della sua uscita: Nuovo Olimpo, la nuova creazione cinematografica firmata da Ferzan Ozpetek. E proprio oggi, 22 ottobre 2023, il regista italo-turco ha presentato il suo lavoro in una straordinaria anteprima che ha segnato il quinto giorno della kermesse, all’interno della sezione Grand Public. Noto per la sua innata abilità nell’esplorare la complessità delle relazioni umane e le sfumature dei sentimenti, Ozpetek riesce ancora una volta ad affascinare il pubblico con un lavoro che si distingue per la sua straordinaria sensibilità visiva.

Sinossi Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek

Un incontro avvenuto per caso ha scritto il destino di Enea e Pietro, due giovani di soli 25 anni. Ci troviamo a Roma alla fine degli anni ’70. I due si sono casualmente incrociati in un cinema per adulti nel cuore del centro storico. Enea, uno studente di cinema, e Pietro, che studiava medicina, sono stati travolti da un vero e proprio colpo di fulmine che ha dato inizio ad una storia d’amore appassionante e fugace. Tuttavia, un evento inaspettato li ha separati. Il tempo passa, ed entrambi hanno raggiunto traguardi significativi nelle loro carriere, continuando a condurre vite separate. Nessuno dei due, però, è riuscito mai a dimenticare quel breve ma intenso periodo insieme. Sognano di ritrovarsi, poiché il loro amore era ancora vivo. La sorte, dopo trent’anni, ha voluto che si incrociassero nuovamente e in modo del tutto inaspettato. Cosa accadrà?

Nuovo Olimpo nasce da una stoia vera: le parole del regista

Una caratteristica costante nei film di Ferzan Ozpetek è la sua abitudine di trarre ispirazione da eventi realmente accaduti nella sua vita. Anche il suo ultimo lavoro cinematografico non fa eccezione, poiché, come lo stesso regista ha raccontato durante la conferenza stampa che ha seguito la proiezione in anteprima di Nuovo Olimpo, parte da una storia vera: “è da 7/8 anni che volevo raccontare questa storia, perché mi era rimasta proprio dentro. È stata quasi un’esigenza. Negli anni ho sempre pensato a questo progetto. Ho deciso, quindi, di parlarne con Gianni Romoli e ci siamo detto ‘ rischiamo e vediamo cosa succede’. Molti degli eventi portati nel film sono autobiografici”.

Quando si decide di condividere una storia così personale, le sfide possono risultare più impegnative rispetto alla narrazione di eventi estranei alla propria esperienza. A tal riguardo, Ozpetek ha condiviso i punti in cui ha affrontato maggior difficoltà durante la realizzazione di questo progetto. “La cosa più importante per era quella di raccontare gli Anni ’70 con l’Italia che io ho amato, che ho scelto” dice. Successivamente aggiunge che: “anche la scelta dei luoghi e degli attori è stata difficile” dal momento che il film si sviluppa in un arco temporale piuttosto ampio: “volevo prendere attori con un’età media di 35/36 anni per facilitare l’invecchiamento e il ringiovanimento. Invece alla fine grazie all’incredibile lavoro del genio del trucco, che me lo ha permesso, ho deciso di abbassare l’età e sono usciti fuori Damino Gavino e Andrea Di Luigi”.

Gavino e Di Luigi: uno splendido esordio cinematografico

Per quanto riguarda Damiano Gavino e Andrea Di Luigi, i due attori che interpretano rispettivamente i protagonisti, Enea e Pietro, il regista specifica che per entrambi si tratta della loro prima esperienza sul grande schermo. Difficile da credere considerando che hanno messo in scena una performance di tale calibro da poter sembrare attori già navigati.

Luisa Ranieri nei panni della cassiera Titti è un evidente tributo a Mina

Impossibile, poi, non citare la fantastica interpretazione di Luisa Ranieri che con il ruolo di Titti, cassiera del cinema Nuovo Olimpo, configura un chiaro omaggio a Mina. “E’ un’idea che parte da Ferzan quando mi ha chiamata mi ha detto ‘mi piacerebbe che tu fossi vestita e truccata come Mina negli anni ‘70’. Una cassiera che imita che vorrebbe essere un po’ Mina. Insieme a ogni scena l’abbiamo costruita. È stato meraviglioso perché sulla carta era un ruolo molto piccolo, ma insieme l’abbiamo farcito” dichiara l’attrice.

A completare lo straordinario cast Greta Scarano, Aurora Giovinazzo, Alvise Rigo, Giancarlo Commare.

 

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