Rania di Giordania a New York: al fianco di Mathilde del Belgio e Jill Biden
La regina è volata negli Stati Uniti per una nobile causa voluta da ONU e UNICEF
Molto impegnata a promuovere la causa della salvaguardia dell’infanzia e dell’istruzione nel mondo, la regina Rania di Giordania è volata a New York questa domenica, 17 settembre. La Sovrana è giunta negli Stati Uniti senza il marito per presenziare all’evento organizzato da ONU e UNICEF. La conferenza, dal titolo Champions for Children, ha visto salire sul palco anche la First Lady Jill Biden per un discorso.
Al di là dei suoi impegni in qualità di Sovrana, la regina Rania di Giordania è anche una madre presente e una donna impegnata nel sociale. La moglie del re Abdullah II, infatti, non si limita a svolgere solo un ruolo di rappresentanza. Ma ha deciso di sposare alcune cause che le stanno particolarmente a cuore. In particolare la Sovrana è in prima linea per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini. È per quest’ultimo che la Regina, che ha recentemente festeggiato il suo 53esimo compleanno, è volata a New York.
Nella giornata di domenica 17 settembre, infatti, si è tenuto un evento dal titolo Champions for Children organizzato a New York dall’UNICEF. Durante questo evento, Rania di Giordania non era l’unica personalità che si è fatta notare dalla stampa. Al summit, infatti, erano presenti “colleghe” coronate, come la regina Mathilde del Belgio, e personalità del mondo dello spettacolo, come l’attore Orlando Bloom. Sul palco, inoltre, è salita proprio la First Lady a tenere un appassionato discorso.
Il viaggio di Rania di Giordania a difesa dei bambini
Durante la conferenza dell’UNICEF, Jill Biden è salita sul palco per tenere un discorso su come mettere i bambini al centro degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La moglie del Presidente degli Stati Uniti ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sulla loro responsabilizzazione e sulla necessità di investire nel loro futuro. Una lotta che la regina Rania di Giordania ha sposato da diversi anni e che porta avanti con una complicità con la regina Letizia di Spagna. La Giordania, inoltre, è un Paese interessato in prima linea allo sviluppo di progetti economici e sociali. La lotta contro la povertà e lo sforzo per la creazione di programmi educativi, infatti, sono alcuni degli obiettivi di re Abdullah II e della moglie. Un impegno in cui hanno trovato in Jill Biden una fervida alleata.
Secondo alcuni esperti, l’impegno e il coinvolgimento di Rania di Giordania provengono dalle sue origini. Prima di diventare regina, infatti, ha vissuto come una cittadina comune all’interno della società, il che le ha forse permesso di comprendere meglio le disuguaglianze di cui soffre. Prima di sposare l’allora principe di Giordania Abdallah al-Hussein, Rania ha ricoperto anche incarichi importanti all’interno di aziende di fama mondiale come il gruppo bancario globale Citibank o la Apple. Dopo il matrimonio è stata costretta ad abbandonare il lavoro per dedicarsi alla monarchia. Ma in questi anni ha dimostrato di avere voglia di fare la differenza nel sociale. Una “sete d’azione” che sembra condividere con le altre regine e con la First Lady americana.
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