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Meteo: ultimi giorni di caldo, poi il ciclone Poppea

Da domenica 27 agosto possibili forti temporali in tutto il Centro Nord

Secondo le ultime previsioni meteo il gran caldo dell’anticiclone africano Nerone ha i giorni contati e sta per lasciare l’Italia. L’ondata di calore sahariano che in questi giorni ha battuto record sia di temperatura che di zero termico, sta infatti per subire lo scacco matto a opera del ciclone Poppea.

Fino a sabato 26 l’anticiclone Nerone dominerà incontrastato il nostro Paese e anzi, darà il meglio di sé in termini di caldo. Le temperature massime saliranno ulteriormente di qualche grado e così i 39-40 gradi potrebbero essere raggiunti o ancora registrati su molte città del Centro-Nord.

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Un uomo si rinfresca in una fontana a Roma. Foto Ansa/Epa Massimo Percossi

Ancora caldo ma per poco

Come ad esempio Firenze, Prato, Arezzo, Bologna, Pavia, Mantova, Alessandria. Fino a 37-38 gradi a Roma, Milano, Padova, Bolzano, in Sardegna e su alcune zone del Sud (tarantino, costa lucana, casertano, siracusano). Il caldo continuerà poi anche di notte quando i valori delle temperature rimarranno prossimi ai 30-31 gradi almeno fino a mezzanotte per poi calare di qualche grado.

Questa situazione di caldo estremo che sta durando da giorni comincerà a cambiare da sabato 26 agosto. In questa giornata le temperature cominceranno a calare, anche se di poco e aria fresca dall’Atlantico comincerà ad addossarsi alle Alpi generando forti temporali che verso sera potrebbero raggiungere anche le zone pianeggianti di Piemonte e Lombardia. Questo sarà l’antipasto di quello che succederà nei giorni successivi.

Il ciclone dal 27 agosto

Domenica 27 agosto le ore del caldo saranno contate davvero, stando alle previsioni. Il ciclone Poppea, attivo sulle Isole Britanniche, comincerà a scendere di latitudine e a scalfire la parte più settentrionale dello scudo dell’anticiclone Nerone. I temporali si faranno via via più frequenti al Nord Ovest e in serata potranno raggiungere anche il Triveneto. Ma il peggio dovrà ancora arrivare.

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I cittadini spalano il fango a Bardonecchia dopo l’alluvione del 13 agosto. Foto Ansa/Tino Romano

Nel corso di lunedì 28 l’ondata di caldo sarà ormai residua. Il ciclone Poppea farà irruzione sul bacino del Mediterraneo posizionandosi sul golfo di Genova e muovendosi lentamente verso il medio alto Adriatico. Si verrà a creare così una situazione meteorologica potenzialmente pericolosa per l’Italia. Temporali violenti con nubifragi, grandine di grosse dimensione e forti raffiche di vento potranno colpire gran parte delle regioni centro-settentrionali. Nessuna esclusa. L’aria fresca in arrivo farà crollare lo zero termico fin verso i 2800/3000 metri, cosicché la neve potrà scendere fin sui 2400-2700 metri. Il vento, a tratti impetuoso, spazzerà via in un battibaleno la canicola africana provocando un tracollo delle temperature che potrebbero perdere anche 15-20 gradi rispetto a questi giorni.

Caldo e incendi estivi

La fine del caldo torrido che ha di nuovo inondato l’Italia dopo Ferragosto farà bene anche alla situazione incendi. Come è noto, un vasto rogo, spinto dal vento forte, ha interessato l’Isola d’Elba (Livorno) nella notte fra il 21 e il 22 agosto. Le fiamme hanno colpito in particolare il territorio di Rio nell’Elba. In totale sono bruciati finora 14 ettari di bosco. Per precauzione soccorritori e vigili del fuoco hanno organizzato l’evacuazione di 700 persone dal camping Village Canapai e da alcune abitazioni. Ogni estate in Italia si è alle prese con incendi boschivi, perlopiù dolosi. I cambiamenti climatici in atto e il caldo estremo fanno da vettori di roghi sempre spesso devastanti. Ma la mano dell’uomo è sempre più dietro la distruzione dell’ambiente.

 

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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