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La denuncia di Papa Francesco: “In Nord Africa lager per i migranti”

Il Pontefice parla di ritorno dalla Giornata mondiale della gioventù, che si ripeterà nel 2027 a Seul (ma fra due anni ci sarà il Giubileo a Roma)

Papa Francesco ha parlato a tutto campo nella conferenza stampa con i giornalisti sul volo che da Lisbona lo ha riportato a Roma, al termine della Giornata mondiale della gioventù (Gmg). Il Pontefice ha toccato i temi del dolore per i migranti che muoiono nel deserto del Nord Africa e quello per gli abusi sui minori che sono “una peste tremenda“.

Francesco ha sottolineato davanti ai cronisti la sua gioia per questa Gmg, la “più numerosa e quella organizzata meglio” tra le 4 a cui ha partecipato. “I giovani sono una sorpresa” ha detto. Anche se c’è il problema grave del disagio di molti di loro e dei suicidi.

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Papa Francesco. Foto Ansa/Maurizo Brambatti

Il Papa sui gay e la Chiesa

Il Papa ha poi parlato della sua salute: “Sto bene“, ha assicurato riferendo che non ha problemi di vista, e smentendo così una voce che si era diffusa negli ultimi giorni. C’è la questione dei gay e delle donne che nella Chiesa non possono accedere ad alcuni sacramenti. “La Chiesa è aperta a tutti, se non puoi fare dei sacramenti non vuol dire che sia chiusa, ci sono delle legislazioni interne” ha spiegato il Papa. E il suo silenzio a Fatima? “Ho pregato la Madonna per la pace, ho pregato ma senza pubblicità“.

Il Mediterraneo, l’Africa, i migranti

Francesco andrà a Marsiglia a fine settembre per l’incontro sul Mediterraneo: “È un problema che mi preoccupa“, “è criminale lo sfruttamento dei migranti“, ha sottolineato, precisando che non parlava dell’Europa ma soprattutto dei “lager del Nord dell’Africa“. Il Papa ha quindi sottolineato che la ong Mediterranea Saving Humans che ha fra i suoi leader l’ex capo dei Disobbedienti del G8 di Genova (2001), Luca Casarini, “sta facendo un lavoro per riscattare i migranti nel deserto della Libia e della Tunisia“.

“Tolleranza zero sui pedofili”

Il Mediterraneo – ha proseguito il Papa – è un cimitero ma il cimitero più grande è il Nord dell’Africa“. E a Marsigliai vescovi faranno questo incontro per riflettere sul dramma dei migranti“. Da un dolore all’altro: quello per la pedofilia nella Chiesa: gli abusi sono “una peste tremenda“, “la situazione è molto grave“, ha detto ribadendo la necessità della “tolleranza zero“.

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Una guardia di frontiera libica dà acqua da bere a un migrante abbandonato dalle autorità tunisine in mezzo al deserto. Foto Ansa/Epa

Il Papa ha parlato anche della pedopornografia: “Hai un telefonino? Se fai la chiave ‘sesso abusi con minori’” è possibile vedere i video. “Dove si filma? Chi sono i responsabili? Questa è la cosa più grave” ha sottolineato Francesco. “Parlare con le persone abusate è una esperienza molto dolorosa” ha aggiunto il Papa che anche in questo viaggio in Portogallo ha voluto incontrare un gruppo di vittime di abusi sessuali.

Il Papa e i giovani

Infine il Pontefice ha spiegato perché ha fatto discorsi brevi e spesso a braccio con i giovani a Lisbona. Bisogna andare “all’essenziale” ha precisato parlando al cronista che lo interrogava nel viaggio di ritorno dalla Giornata mondiale della gioventù. Il tempo dell’attenzione dei giovani è solo di “8 minuti ha sottolineato il Papa. Di certo, però i giovani della Gmg lo hanno accolto e ascoltato. Il prossimo appuntamento per loro è fra quattro anni a Seul, capitale della Corea del Sud, per la Gmg del 2027. Nel frattempo avranno modo di recarsi a Roma nel 2025 per il Giubileo. L’ultimo Giubileo è stato quello straordinario del 2015: quello che si svolgerà fra due anni sarà quindi il secondo con Papa Francesco.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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