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Ciro Immobile verso l’addio alla Lazio: andrà in Arabia Saudita?

Ci sarebbero 2 offerte informali da 35 milioni a stagione per due anni, sia dall'Al Wheda che dall'Al Shabab

Ciro Immobile continua a far parlare di sé nel ritiro della sua Lazio ad Auronzo di Cadore, sulle Dolomiti bellunesi. In casa biancoceleste tutti attendono risposte certe sul futuro del capitano. La questione non è da poco perché il bomber sembra stia per lasciare il club di Claudio Lotito. E persino l’Italia. Per l”altra’ squadra di Roma sarebbe un problema. 

Negli ultimi giorni Immobile è finito al centro di numerose voci di mercato che, neanche a dirlo, provengono dalla ricchissima Arabia Saudita. Dopo aver strappato ai capitolini Milinkovic-Savic, i sauditi ci provano anche con l’attaccante. Due le offerte indirizzate a Immobile, da Al Wheda e Al Shabab, entrambe da 35 milioni a stagione per due anni. Ma non basta, naturalmente, perché ci sarebbe poi una serie di bonus da inserire. E il bomber che sarebbe tormentato da questa incredibile opportunità economica.

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Ciro Immobile al ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore. Foto Twitter @iuiu87

Immobile e il calcio dominato dai soldi

Dall’altro lato, però, ci sono la Lazio e Lotito che hanno dato l’ultimatum a Immobile per avere certezze sul futuro della squadra biancoceleste. Dieci giorni, non uno in più, sono quelli dati dalla Lazio al suo capitano per decidere sul da farsi. Come riferito da La Gazzetta dello Sport ancora non sono arrivate offerte ufficiali da parte delle società saudite. tuttavia un primo contatto – a prescindere dalla Lazio – sarebbe avvenuto in maniera indiretta tra i club e il giocatore. I 35 milioni più relativi bonus tentano Immobile che ci starebbe pensando. E non poco.

Del resto ormai il calcio di Serie A è completamente dominato dai soldi. Si pensi al caso Lukaku che sta scioccando i tifosi interisti e ha fatto infuriare il club. Come è noto, infatti, il campione avrebbe avuto più di un contatto con la Juventus, negandosi poi al club nerazzurro che lo cercava per parlargli. Tornando a Immobile c’è da dire che in campo il bomber laziale non si lascia deconcentrare dalle voci di mercato, entra in partita e segna una tripletta nella prima stagione contro l’Auronzo, ma è fuori che tutti i nodi vengono al pettine.

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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, (a sin.) con l’allenatore Maurizio Sarri. Foto Twitter @VSanSebastiano

Ciro che fai?

Perché alla domanda “Ciro che fai?” dei tifosi, Immobile è stato schivo senza però riuscire a nascondere pensieri e dubbi. La Lazio adesso attende, sì, ma non all’infinito. Anche perché le prime offerte ufficiose sono lontane dalle richieste di Lotito, che per l’attaccante chiede almeno 40 milioni. Tutto lo si deciderà nei prossimi 10 giorni, ovvero da qui alla fine del ritiro ad Auronzo e in vista della seconda parte a Tre Cime di Lavaredo. A quel momento la Lazio e il suo allenatore, il ‘toscanaccio’ Maurizio Sarri, vorranno arrivare con certezze sul futuro di Immobile. Il precedente di Milinkovic-Savic però fa tremare i tifosi, che sperano nell’attaccamento alla maglia del capitano. Ciro Immobile ha siglato fin qui 196 gol con la maglia biancoceleste, laureandosi per tre volte capocannoniere della Serie A e Scarpa d’Oro nel 2019-2020.

L’incidente di Immobile

Continuano intanto gli strascichi dell’incidente stradale che lo scorso aprile ha coinvolto a Roma il bomber della Lazio. Il suv di Immobile è finito contro un tram a un incrocio, facendolo deragliare. L’escalation delle denunce è avvenuta nella giornata del 16 luglio: il capitano della Lazio ha denunciato il conducente dell’Atac (l’azienda romana dei trasporti) per lesioni stradali gravissime. Per l’avvocato del calciatore, Elvis Doraci, si è trattato di una “scelta necessaria per tutelare Immobile e le bambine” che erano a bordo del veicolo guidato dal capitano della Lazio. La denuncia di Immobile è arrivata però dopo quella dell’autista del tram che, a sua volta, ritiene di avere ragione. Una vicenda, questa dell’incidente, che non aiuta certo la serenità del bomber nel momento in cui sta decidendo che fare del suo futuro professionale.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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