NewsPrimo pianoSport

Carlo Ancelotti allenerà il Brasile dal 2024

Per France Football è fra i 50 migliori allenatori della storia del calcio. Enorme la sua sfida: i Verdeoro non vincono la Coppa del mondo da oltre vent'anni

Adesso è ufficiale: sarà Carlo Ancelotti l’allenatore della nazionale brasiliana di calcio. Il tecnico italiano comincerà a lavorare dalla Coppa America 2024, che si disputerà dall’11 giugno al 19 luglio del prossimo anno negli Usa. Al momento Ancelotti è l’allenatore del Real Madrid; pertanto diverrà ct del Brasile appena sarà scaduto il suo contratto in Spagna.

Lo ha comunicato il presidente della Confederazione calcistica brasiliana (Cbf) Ednaldo Rodrigues. Il quale ha inoltre annunciato anche che Fernando Diniz, del Fluminense di Rio de Janeiro, sarà responsabile ad interim dei 5 volte campioni del mondo per un anno. Ossia fino a quando Re Carlo non assumerà ufficialmente il suo incarico.

carlo ancelotti brasile real
Carlo Ancelotti. Foto Ansa/Epa Daniel Gonzalez

L’attuale allenatore del Brasile, Tite, in carica dal 2016, si è dimesso dopo la sconfitta contro la Croazia nei quarti di finale della Coppa del Mondo in Qatar, lo scorso dicembre. Ancelotti diventerà il quarto straniero ad assumere la guida della Seleçao, il primo in quasi 60 anni. La sfida per lui è enorme. I Verdeoro inseguono la loro sesta stella da più di vent’anni, dall’ultimo titolo del 2002.

Chi è Carlo Ancelotti

Ancelotti, 64 anni, ha esordito da calciatore in Serie C nel Parma, poi è passato alla Roma – con cui ha vinto un campionato di Serie A – nel 1983 – e per quattro volte la Coppa Italia. Poi ‘Carletto’, di ruolo centrocampista, ha giocato nel Milan di Berlusconi, con cui ha vinto due scudetti, una Supercoppa italiana, due Coppe dei Campioni, due Supercoppe Uefa e due Coppe intercontinentali.

La sua carriera di allenatore è cominciata nel 1995 alla Reggiana, in Serie B. In seguito ha allenato Parma (1996-1998), Juventus (1999-2001) e Milan (2001-2009). Alla guida dei bianconeri ha vinto una Coppa Intertoto Uefa nel 1999 mentre alla guida dei rossoneri ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo.

brasile neymar carlo ancelotti
Al centro Neymar, punta di diamante del Brasile. Foto Ansa/Epa Sebastião Moreira

La sua carriera all’estero

Tra il 2009 e il 2011 Ancelotti è stato sulla panchina del Chelsea, aggiudicandosi la doppietta Premier League-FA Cup. Nella stagione 2011-2012 è subentrato in corsa sulla panchina del Paris Saint-Germain, con cui ha vinto la Ligue 1 al secondo tentativo, nel 2012-2013. Nell’estate del 2013 lo ha ingaggiato il Real Madrid. Alla guida dei blancos si è aggiudicato la Coppa del Re, la Champions League, la Supercoppa e la Coppa del mondo. Al Bayern Monaco nel 2016 ha vinto la Bundesliga e tra il 2018 e il 2021 ha allenato il Napoli e poi l’Everton. Dal 2021 siede ancora sulla panchina del Real Madrid, con cui ha vinto una Primera División, una Supercoppa spagnola, una Coppa del Re, una Champions League, una Supercoppa e una Coppa del mondo.

I record assoluti di Ancelotti

Carlo Ancelotti è l’unico allenatore nella storia del calcio ad aver vinto il titolo nei 5 principali campionati europei. Vale a dire che le squadre che ha di volta in volta allenato hanno conquistato i campionati della massima serie in Italia, Inghilterra, Francia, Germania e Spagna. Non solo. È l’unico ad aver vinto la Champions League per quattro volte. Carlo Magno – o Re Carlo, com’è soprannominato – nel 2020, per il cinquantenario del Paris Saint-Germain, è stato nominato miglior allenatore della storia del club. Nel 2019 la rivista francese France Football lo ha inserito fra i 50 migliori allenatori della storia del calcio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio