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La storia e la verità sul Mausoleo di Silvio Berlusconi ad Arcore

L'opera costruita dallo scultore Pietro Cascella e custodita nella nota villa San Martino

Nel parco della villa tra le più conosciute in Italia e appartenuta a Silvio Berlusconi, San Martino ad Arcore, si erige il mausoleo costruito dallo scultore Pietro Cascella. Un’opera monumentale che in pochi hanno avuto il privilegio di ammirare da vicino la cui storia ha dei passaggi assolutamente interessanti.

Sarà conosciuto come il ‘tempio’ in cui riposeranno le ceneri di Silvio Berlusconi, ma la storia del Mausoleo di Arcore è davvero interessante e con essa si intrecciano anche leggende e verità che ne attribuiscono, inevitabilmente, maggiore fascino. Si tratta di una vera e propria tomba monumentale costruita nel parco della famosissima villa San Martino e come afferma anche un articolo di Repubblica: “Fa parte da sempre della mitologia del Cavaliere“. Sicuramente appartiene ad un luogo tra i più celebri, spiati e controversi tra le numerose residenze che furono dell’ex Premier.

Silvio Berlusconi, Villa San Martino Arcore
Silvio Berlusconi ed ingresso a Villa San Martino ad Arcore @Crediti Ansa – VelvetMag

Villa San Martino di Silvio Berlusconi

Villa San Martino non sarà certo nota per la sua modestia. In essa si trovano un eliporto, un viale ellittico che ricorda una pista per le corse dei cavalli e in una parte sotterranea si trova il Mausoleo di Arcore. Una tomba monumentale che negli Anni ’90, quando Silvio Berlusconi era ‘solo’ un imprenditore di successo, fu commissionata dal Cavaliere allo scultore Pietro Cascella. Come riporta ancora Repubblica, in un video lo stesso artista spiega, attraverso un modello preparatorio, come nacque l’idea del monumento. Lo scultore, ad esempio, ammise che Berlusconi avrebbe preferito che il mausoleo fosse privo di “cose mortuarie” come “falci o scheletri” e così a Cascella venne l’idea di una Volta Celeste.

Leggenda narra che, oltre alla tomba ‘padronale’ nella sala centrale, si trovino una serie di altri loculi per gli amici più cari. Tra questi anche Indro Montanelli che pare rispose al Cavaliere: “Signore, non sono degno“. Tuttavia, pare si tratti di un’opera d’arte davvero unica che pochi, come ad esempio Michail Gorbaciov e sua moglie Raissa, hanno avuto modo di vedere. Del resto a realizzarla è stato un artista dalla fama mondiale e autore di sculture famose, nonché fra i più grandi scultori italiani del ‘900. Basti pensare che, per realizzare il Mausoleo di Arcore, Cascella si fece arrivare circa cento tonnellate di marmo travertino pare direttamente dalle Alpi Apuane.

Una futura casa-museo?

Secondo la descrizione che arriva di questa opera monumentale voluta da Silvio Berlusconi, il mausoleo è scavato in un tunnel sotterraneo accessibile da una porta scorrevole di pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe. Al centro si troverebbe una sorta di grande sarcofago in marmo rosa e tutto intorno al monumento si trovano 12 colonne sovrastate da sfere, semisfere che sembra richiamino Guernica di Picasso. Senza dubbio si tratta di un’opera che potrebbe trasformarsi in un vero pezzo di museo ‘a cielo aperto’ così, come del resto, gran parte della villa San Martino. Una vera casa-museo che al suo interno custodisce importanti opere d’arte e pezzi di storia.

Mausoleo di Arcore
Il Mausoleo di Arcore @Crediti Ansa – VelvetMag

La villa appartiene a Berlusconi dagli Anni ’70 e quando la acquistò il Cavaliere (morto il 12 giugno 2023) fece eseguire dei restauri di tipo conservativo della porzione più antica dell’edificio. Ad essi si aggiunse anche il ripristino di alcune parti alterate da precedenti interventi. Lavori tutti che permisero di liberare e rendere accessibili anche alcuni locali sotterranei. 3500 metri quadri in cui si trova anche una pinacoteca con centinaia di opere d’arte di Tiziano, Parmigianino e di molti altri celebre artisti apprezzati dal Cavaliere. Poi ancora una biblioteca con oltre 10mila libri. Senza contare la scuderia per cavalli e il parco agricolo. Un luogo davvero particolare che potrebbe essere apprezzato (qualora si pensasse di aprirlo al pubblico) da tanti estimatori d’arte, ma non solo.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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