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Sommergibile scomparso, un ex dirigente aveva avvisato su problemi di sicurezza

Per David Lochridge il Titan, mini-sottomarino turistico diretto ai resti del Titanic, non era affidabile

Un’eco di lontani suoni come di “colpi” sarebbe stato rilevato dai soccorritori che stanno cercando il sommergibile disperso nell’Oceano Atlantico, al largo delle coste del Canada. Era in viaggio turistico verso il relitto del Titanic, che si trova a quasi 4 chilometri di profondità. Il mini-sommergibile lungo 7 metri, il Titan, è sparito dai radar da alcuni giorni. 

A bordo ci sono 5 persone, esploratori milionari che hanno pagato circa 250mila dollari a testa per compiere un viaggio di 8 giorni e 7 notti, cominciato il 16 giugno, e raggiungere da vicino il relitto del transatlantico più famoso del mondo: il Titanic. I resti del bastimento inabissatosi nel 1912 dopo lo scontro con un iceberg sono meta turistica d’eccezione, a 3.800 metri di profondità negli oscuri abissi dell’Atlantico.

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Il Titan è disperso nelle profondità dell’Atlantico. Foto Twitter @galatacla

Sommergibile, i rilievi dei soccorritori

La ricerca del sommergibile è adesso una lotta contro il tempo perché l’autonomia dell’ossigeno nelle bombole di riserva a disposizione dei passeggeri non supera le 96 ore. Un aereo canadese P-8 coinvolto nei soccorsi “ha sentito dei colpi nell’area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi“. Così recita una comunicazione interna del Governo statunitense che i media locali hanno reso noto. Il sonar ha captato dei colpi anche secondo un altro promemoria interno ma il documento non chiarisce quando i soccorritori hanno percepito i rumori, per quanto tempo li hanno uditi e che cosa potrebbe averli causati.

Anche la Guardia Costiera degli Usa ha confermato che le squadre di soccorso alla ricerca del sommergibile scomparso hanno rilevato “rumori sottomarini” nell’area di ricerca. “L’aereo canadese P-3 ha rilevato rumori sottomarini nell’area di ricerca. Di conseguenza, le operazioni dei Rov (veicoli telecomandati) sono state trasferite nel tentativo di esplorare l’origine di tali rumori“, ha dichiarato il Primo distretto della Guardia costiera Usa sul suo account Twitter. Le ricerche dei Rov finora “hanno dato esito negativo ma continuano.” La stessa Guardia Costiera ha reso noto, riporta il quotidiano The Independent, che l'”aria respirabile” a bordo del sommergibile Titan potrebbe esaurirsi nell’arco delle prossime ore.

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David Lochridge, l’ex dirigente di OceanGate Exepditions che aveva lamentato problemi alla sicurezza del Titan. Foto Twitter @diletante36

L’ex direttore licenziato

Emerge inoltre un particolare inquietante nella ricostruzione di tutta la drammatica vicenda del sommergibile scomparso. L’ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate Expeditions, l’azienda proprietaria del sommergibile, aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza prima di essere licenziato. Lo riportano i media Usa citando una causa giudiziaria del 2018. I dubbi di David Lochridge sulla sicurezza del sommergibile scomparso, il Titan, sono contenuti in una risposta che presentò a un’azione legale intentata contro di lui da OceanGate.

Pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, Lochridge aveva cominciato a lavorare per OceanGate Expeditions nel maggio 2015 come appaltatore indipendente. Poi lo avevano promosso a direttore delle operazioni marittime. Nella causa in tribunale, nello Stato di Washington, 5 anni fa, OceanGate accusò Lochridge di aver violato un accordo di riservatezza divulgando informazioni confidenziali. Nelle seguente contro-causa, Lochridge affermò di essere stato licenziato da OceanGate nel gennaio 2018 dopo aver “sollevato problemi di sicurezza critici riguardanti il progetto sperimentale e non testato del sommergibile Titan di OceanGate“.

Un sommergibile inadeguato?

Lochridge ha espresso inizialmente preoccupazioni verbali sui problemi di sicurezza e controllo di qualità riguardanti la gestione esecutiva di Titan“, si legge nei documenti. “Queste comunicazioni verbali furono ignorate.” Il pilota era preoccupato “in particolare per il rifiuto di OceanGate di condurre test critici e non distruttivi della progettazione sperimentale dello scafo” del sommergibile. E accusò OceanGate di essersi “rifiutata di pagare il costruttore per realizzare un portellone con oblò che soddisfacesse la profondità richiesta di 4.000 metri“, fermandosi ad una certificazione di 1300 metri. Ma il relitto del Titanic, dove il Titan si dirige, si trova a una profondità di 3.800 metri.

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Il Titan è disperso dal 18 giugno a circa 700 chilometri dalla costa del Canada. Foto Twitter @Skyboyz15

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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