Maltempo: bomba d’acqua a Macerata, situazione ancora difficile in Romagna
In trenta minuti caduti 90 millimetri di pioggia nella città marchigiana. Nuovo allarme nel Ravennate

Il maltempo continua a imperversare sull’Italia ormai da alcune settimane. Nell’Emilia Romagna alluvionata sono tornate in questi giorni piogge forti. Ma nelle ultime ore sono anche le Marche a essere nel mirino di bombe d’acqua e nubifragi.
“Quella di ieri sera (5 giugno, ndr.) è stata un’autentica bomba d’acqua. In mezz’ora a Macerata e nelle frazioni di Sforzacosta e Villa Potenza sono caduti 90 millimetri” ha detto all’Ansa il sindaco e presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli. “Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma faceva paura per come pioveva e i danni nelle due frazioni sono diversi – ha aggiunto – Stiamo facendo una ricognizione generale“.

“A Sforzacosta è esondato il fosso Narducci: stando ai racconti degli abitanti del luogo non accadeva dal 1960″ ha raccontato il sindaco di Macerata. “Il livello del torrente è salito di 5-6 metri, allagando case, garage e giardini.” “A Sforzacosta – ha proseguito – abbiamo evacuato un anziano e una famiglia con tre figli, inoltre abbiamo ritenuto opportuno chiudere la scuola“. “Allagamenti si sono verificati anche a Villa Potenza. Qui a esondare è stato il canale dell’Enel, allagando garage, cantine e giardini.”
Maltempo, cambia il clima
Il maltempo sull’Italia ormai infuria in modi che appaiono differenti da passato, come se il clima si stia tropicalizzando. “Che non fosse un temporale normale – ha raccontato ancora il primo cittadino di Macerata – me ne sono reso conto quando, intorno alle 19, sono uscito dal Comune ed è iniziato a piovere. Dal cielo scendevano dei goccioloni impressionanti, mi sono dovuto rifugiare in un garage. Era impossibile stare sotto quella pioggia.” Parcaroli ha quindi ricordato che il nubifragio di metà maggio “ha causato danni sul territorio provinciale per circa 7 milioni di euro.”
L’Emilia Romagna ferita
Per la giornata di martedì 6 giugno le scuole di Villa Potenza e Sforzacosta sono rimaste chiuse. Obiettivo: consentire gli opportuni controlli ed effettuare eventuali sistemazioni. E maltempo continua a mettere in ginocchio l’Emilia Romagna. Fra il 4 e il 5 giugno un nubifragio ha colpito Bologna, mentre frane e smottamenti si sono registrati nelle aree di Forlì e Cesena. Forti temporali anche sulla zona del Ravennate, già pesantemente colpita dall’emergenza alluvione di metà maggio. Piogge intense, anche accompagnate da grandine, hanno messo in difficoltà i guidatori sulle autostrade A1 e A14, dove si sono registrati disagi.

A Forlì si sono verificati diversi allagamenti a causa del maltempo. Molte la segnalazioni ed eloquenti foto sulle pagine Facebook dei cittadini. A Faenza, dopo le intense piogge, le strade sono diventate torrenti di fango. Situazione difficile anche a Reggio Emilia dove in seguito a una nuova bomba d’acqua, il 4 giugno, ci sono stati allagamenti, in particolare a Baiso. Il sindaco del paese, Fabrizio Corti, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata del 5 giugno.
“Nel Ravennate condizioni critiche“
A causa del maltempo, oltreché delle conseguenze dell’alluvione, “il territorio ravennate – ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – presenta ancora condizioni di criticità. Raccomando di stare lontani dagli argini dei fiumi e dalle zone allagabili. Prestare attenzione alle strade eventualmente allagate; non accedere ai capanni e ai sottopassi se allagati. Fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia, della grandine e del vento o suscettibili di essere danneggiati.” L’Emilia Romagna, dove si è recato anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, resta dunque attenzionata in modo particolare.