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Meteo del Primo Maggio: aprire gli ombrelli. Ma è allarme siccità: “Fate la doccia, non il bagno”

Ordinanza di "consigli", non divieti, in 6 Comuni del Trevigiano. La mancanza d'acqua in laghi, fiumi e falde può portare al razionamento estivo

Il Ponte del Primo Maggio vedrà buona parte dell’Italia sotto i temporali: le previsioni meteo indicano tempo instabile almeno fino a giovedì 4 maggio.

Mattia Gussoni, meteorologo del sito ilmeteo.it, conferma che, dopo aver portato il picco del caldo con punte oltre i 30 gradi in Sardegna, nelle prossime ore l’anticiclone e le condizioni in prevalenza soleggiate e tiepide spariranno. Domenica 30 aprile il meteo cambierà, in certi casi anche drasticamente.

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Piogge e temporali nei prossimi giorni su tutta Italia. Foto ilmeteo.it

Perturbazione in arrivo

In sostanza l’alta pressione si ritirerà verso il Nord Africa, permettendo ad aria fresca e instabile di provenienza anglosassone di dirigersi verso il nostro Paese. Il vero cambiamento dal punto di vista meteo giungerà come detto il 30 aprile. Perché sarà da domenica che si verificherà l’ingresso della perturbazione atlantica sulla nostra Penisola. Gli esperti meteo individuano come più che possibili piogge al Nord-Ovest al mattino. Ma anche sulle Isole Maggiori, Sicilia e Sardegna. Dopodiché, su gran parte del versante occidentale italiano, s scateneranno i temporali: ovvero dalla Sicilia al Piemonte passando per tutto il settore tirrenico. Andrà invece parzialmente meglio sulle regioni adriatiche.

Il meteo del Primo Maggio

Il Primo Maggio sarà sott’acqua, con piogge sparse su gran parte dell’Italia. Gli esperti meteo indicano condizioni meno gravose su Sicilia e Sardegna, mentre le precipitazioni saranno diffuse inizialmente al Centro e al Nord-Ovest, poi su tutto il territorio peninsulare da Nord a Sud. In sintesi: ombrelli aperti, anche se non mancheranno pause asciutte.

Attenzione però alla neve di maggio, che tornerà oltre i 1900 metri sulle Alpi. Dal 2 maggio la situazione non cambierà di molto, se non al Nord-Ovest dove avremo schiarite. Il ciclone in approfondimento sul Mar Tirreno spingerà ancora piogge e temporali su gran parte dell’Italia con temperature sotto la media del periodo. La tendenza vedrà un ulteriore calo termico con una fase quasi fredda per il periodo al Centro-Sud almeno fino al 4 maggio e con possibili nubifragi tra Calabria e Sicilia. Insomma, afferma il meteo.it, “la Primavera calda degli ultimi giorni sarà solo un ricordo almeno fino al 4-5 maggio su gran parte del nostro Paese“.

Ordinanza anti siccità

Il meteo piovoso dei prossimi giorni non inganni sulla tragedia della siccità che ormai affligge il nostro Paese in modo cronico. E che è in parte frutto del cambiamento climatico planetario. Con l’emergenza siccità arriva un’ordinanza in 6 Comuni della provincia di Treviso. “Cari cittadini, fate la doccia e non usate la vasca da bagno per evitare di sprecare acqua“.

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La situazione del lago di Ceresole Reale, in provincia di Torino: un tempo coperto di neve fino a metà aprile, oggi privo di neve e asciutto in larga parte. Foto Ansa/Jessica Pasqualon

L’esortazione è delle amministrazioni di Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba e ha l’obiettivo di limitare l’impiego di acqua potabile e da pozzo artesiano. Nel documento si esorta anche a non usare l’acqua potabile per lavare cortili, piazzali, automobili. “Meglio la doccia, la vasca piena d’acqua è uno spreco“. Non si tratta di un divieto, quanto piuttosto di un consiglio, riferiscono le autorità locali.

A prescindere dunque dalle condizioni meteo, il documento delle amministrazioni trevigiane contiene una serie di consigli, che vanno dal preferire la doccia al classico “chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti“. Viene invece consentito l’uso dell’acqua per i servizi pubblici di igiene urbana, per il verde pubblico, per i campi da gioco, per l’utilizzo zootecnico o produttivo. Salvi anche i piccoli vasi di fiori e le piantine negli orti familiari.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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