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Meteo, che tempo farà per il Ponte del 25 aprile

Pioggia e sole alternati, temporali e il caldo che rimonterà soprattutto da mercoledì 26 in poi

La situazione meteo è in miglioramento, secondo gli esperti. Il ponte del 25 aprile offrirà condizioni atmosferiche variabili con sole e qualche scroscio di pioggia. Un tempo tipicamente primaverile, nella sostanza. Anche il ponte del 1 maggio non dovrebbe avere una configurazione molto diversa, nel solco della tradizione.

Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, sull’Italia giungerà “un miglioramento deciso nelle prossime ore anche al Nord, rispetto ai fenomeni intensi delle ultime 24 ore. Un anticiclone sta rimontando da ovest e porterà ampie schiarite su tutta l’Italia“.

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Fra domenica 23 e martedì 25 aprile da Nord a Sud alternanza di sole e pioggia. Foto da ilmeteo.it

Meteo variabile

Dopo il 25 aprile gli esperti si attendono un meteo più stabile, “con la prepotente rimonta dell’anticiclone africano“. “Sabato prossimo 22 aprile il sole sarà protagonista da Nord a Sud con massime fino a 24 gradi e clima piacevole” aggiunge Sanò. Con in fatto che si avvicinerà il ponte del 25 aprile “l’aria umida piloterà una debole perturbazione nella giornata di domenica 23 aprile, verso il Nord. Specie dal pomeriggio sono attesi scrosci di pioggia dalla Lombardia verso Veneto, Friuli e Trentino, con il ritorno di qualche fiocco bianco sulle Alpi oltre i 1600 metri di quota“.

Il Ponte vero e proprio, tra il 24 ed il 25 aprile, risentirà in parte di questa perturbazione – osserva l’esperto – con frequenti acquazzoni lunedì 24“. Si tratterà di un fenomeno meteo in rapido spostamento dal Nord Est in direzione della Toscana, il resto del Centro Italia ed il Sud peninsulare, quindi escluse le isole maggiori (Sardegna e Sicilia).

L’anticiclone porterà i 30 gradi

Infine, martedì 25, festa della Liberazione, anche quest’ultima perturbazione di aprile andrà a terminare. Gli esperti meteo prevedono una prepotente rimonta dell’anticiclone africano – quindi del caldo – e sarà la prima del 2023 di stampo quasi estivo. “Nel prosieguo della settimana nessuno infatti può escludere temperature prossime ai 30 gradi specie in Sardegna“.

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La siccità è ormai un problema cronico in Italia. Foto Twitter @jacopaso

Siccità, acqua razionata in Piemonte

In questo contesto meteo non si arresta in Italia il problema siccità perché dallo scorso anno sul nostro Paese sta piovendo troppo poco. A cominciare dal Nord e dal Piemonte in particolare. “In una quarantina di Comuni del medio Novarese e del Verbano Cusio Ossola, le due province più colpite dalla siccità, si è già deciso di limitare l’uso dell’acqua. Non per quanto riguarda l’uso nelle case, ma per l’irrigazione dei giardini, per riempire le piscine o altri scopi in questo momento non prioritari“.

Così il 21 aprile l’assessore regionale Matteo Marnati, nell’incontro con i giornalisti dopo la Giunta straordinaria dedicata alla siccità con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. “Decideranno i sindaci in base alla disponibilità di acqua. Stiamo cercando anche soluzioni alternative” ha aggiunto. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha convocato una Giunta straordinaria sul problema siccità. “Il Piemonte è la regione italiana con il maggior deficit di pioggia rispetto al passato” ha dichiarato. “La poca pioggia di queste ore non ha consentito nessun recupero. La situazione è particolarmente grave“.

Il Governo è al fianco della Regione Piemonte, valuteremo con l’eventuale nomina del commissario nazionale come intervenire. In questo momento mi sembra che non ci sia altra soluzione che usare nel modo più razionale possibile quella poca acqua che c’è” ha detto il ministro. “Questa situazione però ci fa rendere conto della necessità di agire sulla programmazione della raccolta dell’acqua nel Paese. Il fatto che oggi in Italia si raccolga poco più del 10% dell’acqua piovana contro il 37% della Spagna, dimostra che possiamo fare ancora tanto“.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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