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William e Kate: sulla loro casa aleggia uno spettro

Un mistero poco lusinghiero riguarda Kensington Palace, la loro dimora

La casa del principe William e di Kate Middleton ha legami con una compagnia di tratta degli schiavi. Nonostante da anni la Famiglia Reale stia provando a fare i conti con la schiavitù dei secoli passati, Kensington Palace sembra esserne il monumento vivente. Gli antenati del futuro re, infatti, erano direttamente coinvolti nel commercio di esseri umani.

La Famiglia Reale inglese in passato si è rifiutata di chiedere scusa per la tratta degli schiavi, denunciando con parole dure la pratica in sé. Nelle giornate passate, però, per la prima volta, ha accolto con favore una ricerca sui legami storici tra la monarchia britannica e la tratta degli schiavi transatlantica. Non appena i risultati sono stati pubblicati, il Palazzo non ha smentito.

William e Kate Middleton casa
Ansa

La casa indagata dalla ricerca è proprio Kensington Palace, in cui il principe William ha vissuto con Kate Middleton ed i loro tre figli fino all’estate scorsa. In seguito la famiglia dei principi di Galles ha scelto di trasferirsi nel più intimo Adelaide Cottage, che gode di una maggiore vicinanza con il Castello di Windsor. Il loro nome, però, rimane ancora legato all’antica dimora, in cui si trovano i loro uffici e in cui lavora tutto il loro staff. Kensington Palace era in passato la residenza di re Guglielmo III, re particolarmente legato al fenomeno della tratta degli schiavi. La triste pagina della storia della monarchia inglese non può essere legata a quella più recente del principe William e di Kate Middleton. Tuttavia il Guardian ha rivelato che la storica dimora della coppia continua ad avere su di sé lo spettro del passato.

L’ex casa di William e Kate al centro della tratta degli schiavi in passato

Proprio Guglielmo III, infatti, ha versato ai tempi mille sterline (155mila oggi) di azioni alla Royal African Company per il commercio di schiavi. I documenti testimoniano un legame molto stretto tra il re Guglielmo III ed Edward Colston, commerciante di schiavi e vice governatore della compagnia. In futuro la vicenda sarà approfondita maggiormente. Il tabloid, infatti, parla di un progetto di dottorato della storica Camilla de Koning presso l’Università di Manchester, co-sponsorizzato da Historic Royal Palaces, esaminerà il coinvolgimento della monarchia nella tratta degli schiavi e l’impegno con l’impero.

William e Kate
Ansa

Per la prima volta nella storia, però, la Famiglia Reale non si tirerà indietro, ma darà il proprio contributo per far luce sulla questione. Buckingham Palace ha affermato che re Carlo prende le questioni “profondamente sul serio” e aiuterà il progetto accademico, offrendo l’accesso alla Collezione Reale e agli Archivi Reali. Il Guardian ha riportato che Kensington Palace ospita anche un’imponente statua in bronzo di Guglielmo III, omonimo del principe William, dal momento che fu lui a edificare il palazzo. Anche lo stesso principe William è molto legato a quel posto, e non solo perché lì ha visto crescere la propria famiglia con Kate Middleton. Da piccolo, infatti, è cresciuto lì con sua madre, la principessa Diana. La monarchia finora non ha mai esplicitato i propri rapporti con la tratta degli schiavi. David Conn ha dichiarato a tale proposito: “A Kensington Palace, nelle storie di re e regine raccontate sui pannelli informativi durante il tour pubblico, e fuori sulla statua di Guglielmo III, non c’è una parola sui loro legami con la schiavitù“.

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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