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Israele, auto sulla folla a Tel Aviv: ucciso un turista romano di 35 anni

Altri due italiani feriti, l'attentatore freddato. Tensione altissima nel paese in occasione della Pasqua ebraica e cristiana e del Ramadan islamico

Un turista italiano, Alessandro Parini, avvocato 35enne di Roma, ha perso la vita sul lungomare di Tel Aviv, in Israele, la sera del 7 aprile. Un cittadino arabo-israeliano ha compiuto un attentato lanciandosi sulla folla alla guida di un’auto. Cinque in tutto i feriti, due dei sono italiani. 

Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1. “Stiamo accertando i loro nomi, non sarebbero feriti gravi“, ha precisato il ministro. L’attentatore, uscito dall’auto avrebbe tentato di sparare sulla folla, ma la polizia lo ha freddato.

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Un attentatore ha provocato un morto e almeno 5 feriti in un attacco a Tel Aviv la sera del 7 aprile 2023. Foto @ROBZIK

Meloni: “Orrore e sgomento

L’episodio ha riacceso immediatamente la tensione, altissima in questi giorni in Israele e Palestina. Il premier Benjamin Netanyahu ha richiamato in servizio altri riservisti dopo quelli dell’aviazione. La Farnesina ha espresso “orrore e sgomento per il vile attentato“. Giorgia Meloniesprime profondo cordoglio per la morte di un nostro connazionale, Alessandro Parini, nell’attentato terroristico avvenuto a Tel Aviv“, riferisce una nota di Palazzo Chigi. “Il Presidente Meloni – si legge nel comunicato –esprime vicinanza alla famiglia della vittima, ai feriti, e solidarietà allo Stato di Israele per il vile attentato che lo ha colpito“. Il Governo è in contatto con le autorità israeliane per seguire gli aggiornamenti e l’eventuale coinvolgimento nell’attacco di altri cittadini italiani.

Il messaggio di Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua esecrazione per il vile atto terroristico che in Israele ha provocato, insieme al ferimento di altri turisti, la morte del giovane avvocato italiano. E ha rivolto ai suoi familiari e amici i sentimenti di cordoglio e di vicinanza della Repubblica e suoi personali. Ha espresso inoltre al presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog, le condoglianze dell’Italia.

Ucciso in Israele, chi era Parini

Alessandro Parini era un giovane romano che, dopo essersi diplomato con al liceo Massimo con una votazione di 100 su cento, si era dedicato agli studi giuridici, in particolare al diritto amministrativo. Come spiega il curriculum sul sito dello studio Police & Partners, dove lavorava, si era laureato nel 2011 alla Luiss di Roma. Poi aveva conseguito il dottorato di ricerca nel 2019 presso l’Università di Tor Vergata, sempre a Roma.

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Alessandro Parini, l’avvocato romano ucciso nell’attentato di Tel Aviv il 7 aprile 2023. Foto tratta dal suo profilo Linkedin

Dal 2014 era abilitato all’esercizio della professione di avvocato e l’anno scorso aveva superato l’esame per poter patrocinare dinanzi alla Corte di cassazione e alle altre giurisdizioni superiori. Si occupava di diritto dei contratti pubblici, della concorrenza e delle comunicazioni elettroniche ed era socio dell’Associazione giovani amministrativisti. La sua pagina Facebook testimonia della passione per i viaggi in Medio oriente, come quello che aveva fatto nel 2019 a Petra e Wadi Rum in Giordania, prima che in Israele.

Israele, tensione alle stelle

La zona di Tel Aviv dove è avvenuto l’attentato è molto frequentata dai turisti affluiti in gran numero durante le festività della Pasqua ebraica e cristiana. Hamas e la Jihad islamica non hanno mancato di manifestare la loro soddisfazione per l’attacco definito “un’operazione di alto livello“. Dopo aver colpito a Gaza e in Libano, il richiamo dei riservisti e il rafforzamento delle truppe nei territori occupati è un chiaro messaggio di Israele ad Hamas, Hezbollah e Iran.

La tensione, già alle stelle, è stata aggravata da un altro attentato palestinese in Cisgiordania, con l’uccisione di due giovani sorelle (21 e 16 anni) e il grave ferimento della madre (48 anni). Anche a Gerusalemme, sulla Spianata delle Moschee, la situazione è appesa a un filo. In questi giorni le forze di sicurezza israeliane hanno usato la violenza facendo ripetutamente irruzione nella moschea di Al-Aqsa e sparando gas lacrimogeni e proiettili di gomma, oltre ad arrestare centinaia di persone. Dalla Striscia di Gaza sono allora partiti razzi contro Israele e la catena di violenze e vendette sembra non dover finire mai. Il popolo israeliano sembra per altro attraversato da profonde divisioni interne, come dimostra la vicenda della riforma della giustizia di Netanyahu, che ha scatenato proteste di piazza senza precedenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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