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Università, La Sapienza prima al mondo per gli Studi Classici

Nella Ue l'Italia seconda solo alla Germania. Il Politecnico di Milano settimo in tutto il pianeta per Ingegneria meccanica. Crescono Bocconi e Luiss

Per il terzo anno consecutivo l’Università La Sapienza si conferma la prima al mondo negli Studi classici e per la Storia Antica. L’ateneo romano ottiene infatti il punteggio di 98.7 nell’edizione 2023 dell’autorevole report internazionale QS World University Rankings.

La Sapienza è prima in Italia in due aree tematiche: Arti e scienze umanistiche e Scienze naturali, rispettivamente al 41° e 44° posto mondiale. L’Università vanta inoltre 14 primati nazionali in Storia antica e classica, Archeologia, Storia dell’Arte, Fisica e Astronomia, Biblioteca e gestione delle informazioni, Psicologia e altro ancora.

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Docenti e studentesse della Sapienza. Foto Twitter @SapienzaRoma

Università, il quadro in Italia

Per il resto, in Italia Bologna ha 17 primati nazionali, il Politecnico di Milano è 7° al mondo in Ingegneria meccanica e 8° in Design. Quarta in Studi Classici la Normale di Pisa. Tra le Università private crescono la Bocconi di Milano e la Luiss di Roma. Il rapporto sulle Università di tutto il mondo analizza 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche.

La Sapienza si classifica in tutte e 5 le aree e in 43 materie, ottenendo complessivamente un’ottima performance a livello mondiale. L’Università si posiziona tra i primi 50 atenei al mondo in 7 materie, e tra i primi 100 al mondo in 21 materie.

La rettrice della Sapienza

Per la terza volta consecutiva – afferma la rettrice Antonella Polimenigli studi classici della Sapienza hanno raggiunto il podio più alto nella classifica internazionale QS World University Rankings by Subject. Il ranking premia gli studi umanistici del nostro Ateneo, tra i quali il primo posto in Italia per Archaeology, History, Library & Information Management e History of Art”. La storia dell’arte è una materia che quest’anno è entrata nella graduatoria per la prima volta.

“La Sapienza è tra le prime 50 università al mondo in materie quali Fisica, Astronomia e Dirittoaggiunge la rettrice Polimeni. “Ed è al primo posto in Italia in altrettante numerose discipline, come Psicologia, Statistica e Infermieristica. Un risultato che ci colloca tra i migliori atenei a livello globale“.

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La Rettrice dell’università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni. Foto Ansa/Fabio Cimaglia

I parametri della valutazione

La classifica delle Università per materie, elaborata da QS prende in considerazione diversi parametri. Si va dalla reputazione accademica e quella tra le aziende, basata sull’opinione di recruiter in tutto il mondo, alle citazioni per paper. All’utilizzo dell’H-Index sulla prolificità e l’impatto delle pubblicazioni. E fino all’International Research Network, percentuale di pubblicazioni. Quest’anno QS Subject 2023 ha analizzato 16,4 milioni di articoli unici pubblicati tra il 2016-2020, 117,8 milioni di citazioni nel quinquennio 2016-2021, 1.594 istituzioni classificate in 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche.

Tor Vergata, l’altra Università premiata

Roma, però, non vanta soltanto i record della Sapienza. Per la prima volta entra fra i primi 30 atenei al mondo per Storia classica e antica l’Università di Tor Vergata, sempre in base ai risultati del QS World University Rankings by Subject 2023. Recupera quindi 9 posizioni rispetto allo scorso anno per la Storia antica, ma anche in Matematica, Fisica e Astronomia riesce a guadagnare terreno ponendosi rispettivamente alla posizione 106 e 144.

Ovvero in netto avanzamento rispetto al 2022. Mantiene poi una sostanziale parità con la valutazione dello scorso anno nelle altre 15 materie, mantenendosi nei valori più alti dei ranking mondiali. Si tratta di Archeologia, Economia, Legge, Ingegneria, Farmacia, Chimica, Lingue e altro. Infine, Tor Vergata spicca per le Scienze naturali al 185° nel mondo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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