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Vannacci candidato per la Lega, ma la scelta di Salvini divide il partito

L'autore del libro da molti considerato omofobo, xenofobo e razzista correrà alle elezioni europee

Il generale dell’esercito Roberto Vannacci, salito alla ribalta delle cronache per il clamoroso successo di vendite del suo libro “Il mondo al contrario”, si candida con la Lega alle elezioni europee. Nell’aria da mesi, la candidatura è adesso ufficiale: il nome di Vannacci sarà sulle liste leghiste in tutte le circoscrizioni elettorali. “Sono contento che Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme a noi” ha detto Matteo Salvini.

Il vicepremier e segretario del Carroccio ha parlato della candidatura del generale in occasione della presentazione a Milano, il 25 aprile, del suo libro ‘Controvento. L’Italia che non si arrende’. “Tra 44 giorni c’è un referendum sul futuro dell’Europa” ha detto Salvini. “Si sceglierà se l’Europa esisterà ancora o se quella che lasceremo ai nostri figli sarà una colonia sino-islamica” ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture.

Salvini Vannacci Lega elezioni Ue
Matteo Salvini e il generale Roberto Vannacci. Foto X @SkyTG24

Parlando del suo rapporto con Giorgia Meloni, Salvini ha poi ribadito che “più ci conosciamo e più il rapporto diventa personale. Non siamo stati quasi mai in guerra, dal momento che i rapporti erano quasi sempre alternativi e competitivi. E da un anno e mezzo, da quando cioè siamo al Governo insieme, abbiamo entrambi caratteri tosti, ma sicuramente abbiamo capito che nostro dovere è mantenere la parola con gli italiani e dunque nostro impegno sarà quello di portare a termine la legislatura, il nostro Governo durerà 5 anni“.

Oltre alla questione politica sul nome di Vannacci, Salvini ha parlato poi della magistratura. E ha dichiarato di fare “sempre più fatica a dire ‘ho piena fiducia in una magistratura libera e indipendente’. Detto questo, la cosa peggiore che potrebbe capitarmi è di essere condannato. Mi dispiacerà per i miei figli e per Francesca, spero di riuscire almeno a inaugurare prima il Ponte sullo Stretto o almeno le Olimpiadi di Milano-Cortina. Scherzi a parte, penso che finché non ci sarà una riforma seria e una magistratura libera da correnti politiche, nessun italiano può dirsi tranquillo a casa sua“.

Vannacci, le reazioni nella Lega

Cominciano intanto a diffondersi le reazioni da parte degli esponenti di Governo e dell’opposizione sulla candidatura di Roberto Vannacci per la Lega alle elezioni europee. Il partito di Salvini è diviso. Alcuni come l’ex ministro e oggi vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, sono contrari. “Non voterò Vannacci – ha dichiarato Centinaio il 15 aprile a Un Giorno da Pecora su Radio Uno – la Lega deve candidare leghisti. Se Vannacci sarà candidato nella mia circoscrizione sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio“.

Per non parlare del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che lo scorso anno aveva duramente stigmatizzato il libro di Vannacci, parlando di “farneticazioni personali che screditano l’Esercito“. Di segno opposto le affermazioni della ministra leghista per le Disabilità, Alessandra Locatelli. “Chi ha le energie, la forza e volontà di partecipare a progetto di rinnovamento dell’Europa e sta con noi lo dobbiamo portare avanti. Io credo che abbiamo bisogno di persone che possano portare energia e voti in un momento storico in cui dobbiamo andare a cambiare l’Europa” ha commentato.

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Gian Marco Centinaio (Lega), contrario alla candidatura di Vannacci. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Critiche dall’opposizione

Ovviamente le opposizioni sono critiche. Angelo Bonelli, leader con Nicola Fratoiannni di Avs (Alleanza verdi sinistra), parla di provocazione: “Dall’Istituto dei Ciechi a Milano, come una provocazione alla Giornata della Liberazione il vicepremier e segretario della Lega Salvini annuncia la candidatura del generale Vannacci. Questa decisione porta un partito di governo a fare propri i programmi xenofobi, contro i gay, contro chi è migrante, contro gli ambientalisti. La Meloni dovrà dirci se condivide la linea xenofoba della Lega e lo slogan di più Italia meno Europa“.

Critiche su X anche da Alessandro Zan, deputato PD candidato alle prossime elezioni europee: “L’annuncio della candidatura di Vannacci da parte della Lega nel giorno della Festa di Liberazione è un ulteriore schiaffo della destra di governo alla memoria e ai valori antifascisti. Orgoglioso di portare avanti in questa campagna elettorale idee esattamente opposte alle sue“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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