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Bon Ton delle presentazioni: non si dice mai piacere!

Come conoscere e mettere in relazione le persone tra di loro

Sembra facile a dirsi, ma nel mentre l’emozione gioca sempre brutti scherzi. Presentare ed introdurre persone è un’operazione a volte complessa. Complici i frangenti improvvisi e la rapidità in cui ci si deve muovere, la danza degli incontri è complicata. Per questa ragione ci viene in soccorso il bon ton delle presentazioni con delle chiare ed efficaci regole da seguire.

Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano.”
(Paulo Coelho).

Bon ton delle presentazioni
Bon ton delle presentazioni, il galateo degli incontri

Bon Ton delle presentazioni: no al panico, sì alla naturalezza

Prima regola dove è facile cadere: quando ci si presenta non si dice mai piacere. Questo perché non sappiamo davvero se sarà o meno un piacere per noi aver fatto questo incontro. Non va detto nemmeno, nell’atto di presentarsi, “molto lieto” o “felicissimo“. Se proprio volete dire qualcosa un “buongiorno” o “buonasera” sarà perfetto. Quando ci si presenta i gesti da fare sono sostanzialmente tre: tendere la mano destra, dire il proprio nome e cognome in modo chiaro (rispettivamente nell’ordine e nient’altro, come titoli nobiliari o professionali) ed accennare un piccolo sorriso.

La stretta di mano è un elemento di prossemica fondamentale: è il primo contatto con l’altra persona e può dirci molto sul suo carattere. Quella perfetta, che avviene sempre con la mano destra, richiede che ci sia prima un breve contatto visivo tra le due persone. Le mani vengono strette in modo deciso, ma non eccessivo.

Presentare ed essere presentati: le regole del galateo

Ogni giorno al lavoro, da amici, in palestra, ci presentano nuove persone o le presentiamo noi ad altri. Siamo certi di essere in grado di farlo nel migliore dei modi? Intanto è buona norma il non presentarsi da soli, aspettiamo sempre che lo facciano gli altri per noi. Ci sono però delle eccezioni: nelle riunioni di lavoro, in cui ognuno dice il proprio nome, posizione e mansione.

Nei party affollati, nei matrimoni o situazioni simili, in cui la padrona di casa non riuscirebbe a presentare tutti gli ospiti, potete alleggerirle il compito e con discrezione presentarvi, l’uomo può presentarsi ad una donna e rompere il ghiaccio. “Non riesco a capire come una donna possa uscire di casa senza sistemarsi un minimo, anche solo per educazione. Non si sa mai, magari proprio quel giorno è destino che incontri l’uomo della sua vita… ed è meglio prepararsi bene al destino.” (Coco Chanel)

Bon Ton delle presentazioni: l’ordine da rispettare

La formula corretta per introdurre due persone prevedere di nominare per prima la persona più importante. Ad esempio “Signora Guerra, posso presentarle il signor Bianchi che si occupa di interior design?” E’ bene infatti non limitarsi a dire nome e cognome, ma aggiungere qualche dettaglio in modo tale da facilitare subito la conversazione fra i due.

Quando si presentano due persone, si deve seguire un preciso ordine. L’uomo sarà presentato alla donna. La persona più giovane sarà presentata alla meno giovane. Il meno noto al più noto. Il familiare sarà presentato all’estraneo. La persona single sarà presentata alla coppia. Gli uomini durante le presentazioni devono sempre essere in piedi, senza guanti e senza cappello, se sono seduti, devono alzarsi, anche quando la presentazione sia tra due uomini. La donna se viene presentata ad un uomo non si alza, ma lo fa solo in presenza di una persona anziana, se ha i guanti li toglie o se presentata ad un’altra donna. Inoltre, nel caso in cui gli uomini vengano presentati ad una donna, non devono mai porgere la mano per primi, ma aspettare che sia la donna a farlo. Questa regola vale in generale per le persone a cui si presenta: è sempre la persona a cui si presenta a porgere la mano, mai il contrario.

Bon ton delle presentazioni
Bon ton delle presentazioni, il galateo degli incontri

Bon Ton delle presentazioni: chi è con voi va presentato sempre

Innanzitutto è bene ricordare che le presentazioni si fanno sempre. Per esempio, se ci troviamo per strada in compagnia di qualcuno e ci fermiamo a parlare con una terza persona, anche solo per pochi istanti, la presentazione va fatta senza se e senza ma. Sareste ineleganti nei confronti della persona che è con voi non presentarla. E’ doveroso ricordare il nome della persona presentata, nel caso in cui ci si dimenticasse si può richiedere, con garbo, una seconda volta. In una coppia si presenta prima l’uomo poi la donna. Nel presentare il proprio marito o familiare, si indicherà solo il nome di battesimo con il grado di affinità. Nome e cognome rappresentano una formula corretta nel caso in cui la signora non sia moglie, ma convivente o fidanzata, non va aggiunta un’altra ulteriore e non richiesta specifica. In un salotto o riunioni tra amici, non si citano né i nomi, né i titoli nobiliari. Per presentare una persona sono ammessi i termini signor o signora prima del nome, attenzione al signorina che va utilizzato per ragazze con meno di trent’anni d’età.  “Spesso s’incontra il proprio destino nella via che s’era presa per evitarlo.” (Jean de La Fontaine).

Bon ton delle presentazioni
Bon ton delle presentazioni, il baciamano dal film “Titanic”

Il baciamano, un gesto senza tempo

Tra i gesti più eleganti che un gentleman può fare nei confronti di una lady. Può esprimere cortesia, rispetto, ammirazione o anche devozione. Il gesto del baciamano parte da chi lo riceve, solitamente è una donna, salvo rare eccezioni, che possono essere occasioni politiche o religiose. La persona che lo riceve inizia il rito col porgere la mano all’altezza delle proprie spalle, con il palmo rivolto verso il basso, e con la postura della mano rilassata. La persona che è difronte si protende in avanti e nel prendere delicatamente la mano, china il capo verso di essa, sfiorando le nocche con le labbra, ma non baciandola. In passato il baciamano era un gesto per dimostrare una certa stima nei confronti di una signora. Era consentito solo nei riguardi di una signora sposata e non verso una signorina giovane, onde evitare possibili fraintendimenti.

Oggigiorno questo gesto può essere considerato di cortesia e al contrario dei tempi remoti, basato più sull’attrazione fisica che di rispetto. Il baciamano va fatto solo nei luoghi chiusi. Mai farlo in strada o in luoghi pubblici, nel mentre la donna toglie il guanto. Il baciamano fa parte dei rituali del matrimonio solenne. Lo sposo attende la sposa sul sagrato insieme ai parenti più stretti, portando con sé il bouquet. Quando la sposa arriva, la aiuta a scendere dall’auto, esegue il baciamano e le offre il bouquet. La sposa non deve indossare i guanti oppure deve portare il modello baciamano, non particolarmente consigliato, tuttavia, perché tende a mettere in secondo piano la fede.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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