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Foglie d’autunno, cambia il foliage: la siccità ha stressato gli alberi

Caduta più precoce e colori più opachi sul marrone, con meno sfumature

L’autunno 2022 non sarà come i precedenti. Almeno sotto il profilo del cosiddetto foliage, il fenomeno che origina lo stupefacente spettro di colori delle foglie cadenti di alberi e arbusti.   

La siccità che ha colpito così duramente l’inverno 2021-2022 e la scorsa estate starebbe determinando un cambiamento nelle modalità con le quali il fogliame autunnale si presenta al nostro sguardo. In genere, in autunno, prima che le foglie cadano, ognuna assume una sfumatura di marrone ruggine, ambra, giallo vivace, marrone o rosso fuoco, osserva in un servizio il Washington Post. Tuttavia il panorama autunnale di quest’anno “potrebbe essere più opaco del solito in molti luoghi“. E questo a causa “di un’estate eccezionalmente calda e secca, che ha messo sotto stress gli alberi“.

Foto Ansa/Epa C.J. Gunther

Foglie, i pannelli solari delle piante

La natura ne sta risentendo. Il risultato è che il calore e la siccità possono “spostare la senescenza delle foglie” temporalmente parlando. In sostanza è probabile, spiega l’Agi, che i colori autunnali presentino più colori gialli e marroni nelle aree geografiche della Terra maggiormente colpite dalla siccità. E fra queste, in Europa, c’è anche l’Italia. In ogni caso, sostiene il Washington Post, “le persone possono ancora trovare sacche di colori vivaci, specialmente nelle zone più umide” di un territorio. Del resto le foglie cambiano colore perché sono come piccoli pannelli solari per una pianta. Il loro compito “è assorbire la luce solare e produrre cibo, o glucosio, attraverso la fotosintesi“, è la spiegazione tecnica e scientifica.

Durante l’autunno, inoltre, le giornate si accorciano. Ciò si traduce in meno sole per le piante e le foglie smettono di produrre cibo. La clorofilla si scompone, rivelando diversi colori, ma “per un migliore colore dell’autunno, la temperatura e la quantità di umidità sono le principali cause d’influenza. Insieme alla durata e all’angolatura della luce solare“, ha scritto Kyle Costner, ideatore di The Foliage Report, un sito dedicato all’argomento. Il punto è che quando le foglie iniziano a prendere troppa energia dall’albero, inizia il processo di distacco, spiega Alberto Ferrigolo di Agi.

Andy Finton, del Nature Conservancy, associazione ecologista statunitense del Massachussetts. Foto Twitter @AndyFinton

Perché gli alberi perdono le foglie

La perdita delle foglie aiuta gli alberi a trattenere l’acqua durante l’inverno. E a utilizzare meno energia per rimanere in vita. Tuttavia adesso “la grave siccità ha accelerato la caduta delle foglie quest’anno. Gli alberi stressati non sono più in grado di mantenerle attaccate ai rami. Quindi iniziano a cadere prima” afferma Andy Finton, ecologista della conservazione presso la Nature Conservancy nel Massachusetts.

Autunno, meno sfumature di colori

E ciò significa che “diventano marroni prima che abbiano la possibilità di scomporre i loro colori verdi per esporre il giallo e l’arancione. E prima che abbiano la possibilità di sviluppare colori rosso brillante per specie come l’acero rosso e il sommacco“, ha scritto Finton. E così nel Massachusetts orientale, “stiamo vedendo meno colori autunnali e alcune foglie di colore ancora verde” ma “alcuni alberi hanno foglie che sono appassite ancora prima di avere la possibilità di prendere il giusto colore“, ha annotato Finton. Un altro effetto dei cambiamenti climatici, dai quali non si può tornare indietro ma solo rallentarne la corsa.

Fogli d’autunno in Italia. Foto Twitter @Lucianone73

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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