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Covid, tutta l’Italia in zona gialla. Vaccini: “Over 60 a rischio, accelerare le somministrazioni”

Dal 24 maggio nessuna regione o provincia autonoma in zona rossa e arancione

A partire dal lunedì prossimo 24 maggio tutta l’Italia entra in zona gialla anti Covid. Nessuna regione o provincia autonoma sarà in zona rossa o arancione. La decisione del ministro Speranza arriva dopo la pubblicazione degli ultimi dati del monitoraggio settimanale sull’indice Rt nazionale che è sceso sotto quota 1, a 0,78. Il Commissario Figliuolo però avverte: “Bisogna accelerare sulle vaccinazioni agli over 60: sono una fascia a rischio”. 

In calo l’indice del contagio

Scende per la seconda settimana consecutiva l’indice Rt in Italia. Secondo l’ultimo monitoraggio della cabina di regia, si attesta adesso a 0,78. La scorsa settimana era allo 0,86. Nessuna regione italiana supera la soglia critica per le terapie intensive, il cui tasso di occupazione scende al 19%. Sotto la soglia anche le aree mediche.

L’epidemia rallenta ovunque

“Il quadro è in deciso miglioramento – ha dichiarato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro -. Cala l’incidenza e l’Rt e si abbassa l’età media delle infezioni a 40 anni e l’età media dei ricoveri cala a 60 anni. Si abbassa a 65 anche l’età media degli ingressi in terapia intensiva. Inoltre l’incidenza dei casi cala in tutte le fasce d’età anche tra i più giovani”. “Anche l’occupazione di terapie intensive e aree mediche è in decrescita”, ha aggiunto.

Vaccinazioni da incrementare

Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, tale miglioramento è dovuto alle vaccinazioni, alle misure prese ed al rispetto delle regole da parte della popolazione. “Quindi ciò rende possibile la ripresa delle attività in sicurezza, sono dati che dobbiamo leggere con un certo ottimismo”. Ma il commissario all’Emergenza, Il generale Francesco Paolo Figliuolo “ha ragione” quando invita le regioni ad accelerare sugli over 60. Lo dice Giorgio Palù, virologo del Cts e presidente Aifa (Agenzia italiana del farmaco), che spiega: “Questa fascia di età è vaccinata al 60,7%, ma solo un terzo ha ricevuto due dosi. Quindi è esposta all’infezione”. Sulla scuola, spiega invece il ministro Patrizio Bianchi, sono 5.800 gli istituti che hanno aderito al piano Miur per le riaperture estive. Bianchi plaude al Lazio che “vaccina i maturandi”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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