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Il Coronavirus viola l’Antartide, unico continente rimasto immune: 36 contagiati in una Base al Polo Sud

Si tratta di una storica istituzione di ricerca del Cile

La pandemia non risparmia più niente e nessuno. Nel nostro mondo globale e interconnesso, dove basta un “viaggio in aereo” perché il virus si sposti in poche ore dalla Cina all’Europa sotto forma di contagio da uomo a uomo, ecco che anche l’ultimo continente inviolato dal coronavirus adesso non lo è più. Si tratta dell’Antartide, il Polo Sud. Unico luogo al mondo a non conoscere il Sars-CoV-2, adesso si trova “colonizzato” dal microrganismo più temuto sulla Terra.

Ricercatori e militari colpiti dal Sars-CoV-2

Il coronavirus è infatti arrivato anche in Antartide. Un focolaio esiste, ora anche ufficialmente, nella stazione di ricerca cilena Bernardo O’Higgins (nella foto). Sono 36, al momento, i contagiati fra civili e militari. Tutti già trasferiti nella città di Punta Arenas perché possano restare in isolamento. A riportare la notizia sono alcuni media cileni, come il quotidiano La Tercera e il sito della radio Bio Bio Chile. L’allerta di un possibile arrivo del coronavirus era già scattata la scorsa settimana. Dopo che alcuni funzionari, risultati poi positivi, erano andati nella base per svolgere dei lavori. “Dei 102 test fatti nella stazione di ricerca Villa Las Estrellas e analizzati a Punta Arenas, una persona è risultata una persona positiva al Sars-Cov-2 e otto tracciate come contatti stretti – ha precisato Eduardo Castillo, segretario di Salute della regione di Magellano -. Tutti saranno trasferiti a Punta Arenas per stare in quarantena”.

Un’istituzione con oltre 70 anni di attività

Nella Base O’Higgins – una delle 13 strutture cilene in Antartide -, dunque, su 60 tamponi fatti nel fine settimana, 36 sono risultati positivi. Secondo Hanne Nielsen, ricercatrice dell’università della Tasmania, impegnata in un progetto che esamina l’impatto dello stop della stagione turistica in Antartide, “la presenza del virus in questo continente può avere molte implicazioni”. Effetti e conseguenze a catena in “molte aree”. Ovvero “dalla pianificazione alla logistica delle attività umane”. La Base situata circa 30 km a sud del punto più settentrionale della penisola Antartica, prende il nome da Bernardo O’Higgins. L’uomo che i cileni considerano il “padre della patria”. Il Cile la inaugurò il 18 febbraio 1948. Si tratta di una delle basi permanenti di più vecchia istituzione al Polo Sud.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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