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Coronavirus, c’è coda per fare la spesa? Basta un’app…

I tempi di attesa per entrare al supermercato si fanno sempre più lunghi. Gli ingressi sono ormai cadenzati per evitare il contagio da coronavirus. Come si può fare per risparmiare tempo e andare a colpo sicuro?

Ad esempio telefonando al market per sapere qual è l’orario migliore. Oppure, forse più efficacemente, attraverso una app sul cellulare come dal pc. Si chiama DoveFila ed è già operativa. Consente di evitare assembramenti e quindi rischi di contagio.

Un modo per poter programmare la spesa in tutta sicurezza. Da qualsiasi dispositivo collegato alla rete internet, infatti, si può sapere se c’è coda, ma anche il numero esatto di persone già in fila. Il servizio consente di apportare modifiche e suggerimenti da parte di chi sta già in fila, per rendere il più possibile affidabili e precisi i tempi di attesa riportati davanti a ogni supermercato.

Insomma una piattaforma che raccoglie dati e li condivide. Attivando il servizio di localizzazione, dopo essere entrati nel sito www.dovefila.it, è possibile monitorare in diretta la situazione negli esercizi commerciali vicini alla propria abitazione e programmare così la propria uscita per la spesa. Uno strumento nuovo per il quale è stata utilizzata la tecnologia di Doveconviene, già sperimentata con successo per andare a caccia di offerte e volantini nei negozi sul territorio nazionale.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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