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Rieti e Sabina Film Festival: 15 finalisti, premiato Antonio Avati

Forte del successo della scorsa edizione, quest’anno il Rieti e Sabina Film Festival è pronto a tornare con una selezione di opere internazionali tra lungometraggi, cortometraggi e documentari in concorso. L’evento di premiazione, presentato da Metis Di Meo, avrà luogo il 25 Novembre dalle ore 19,30, presso il Cinema Caravaggio, in Via Paisiello, Roma.

Nessun limite di genere, dunque, per una competizione che ha visto oltre 300 opere arrivare letteralmente da tutto il mondo. Al termine di questa nuova edizione verranno decretati i vincitori, tra i 15 finalisti selezionati, per Miglior Lungometraggio, Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario, Miglior Attore, Miglior Attrice e Miglior Regista.

RSFF: la cerimonia di premiazione

Una cerimonia tanto prestigiosa quanto attesa, quella della serata di premiazione finale, che onorerà anche la carriera cinematografica di Antonio Avati  (presente in sala) e Franco Nero, entrambi omaggiati con il simbolo del festival e del territorio, l’Ulivo D’Oro.

Una giuria d’eccezione

Anche la giuria del Festival non si distacca dalla migliore eccellenza del settore, annoverando tra le sue fila professionisti come il Presidente di Giuria Angelo Bassi, produttore proprietario della Mediterranea Produzione, insieme al 2 volte candidato al premio Oscar per trucco ed effetti speciali Vittorio Sodano; con loro anche l’actor coach di fama internazionale Patrizia de Santis, in rappresentanza dell’omonima agenzia, unica licenziataria italiana del metodo Chubbuck. E ancora il produttore e distrubutore della Iuvit Media Sales Maz Czertok, il produttore italo-americano della Games of King Productions Maurizio Bizzari, e infine Valentina Calabrò, Agente di Rappresentanza con la VYP Talent.

Tra le novità di questa nuova edizione spicca anche il progetto dell’Accademia Internazionale di Cinema nella meravigliosa città di Baku, presentato in occasione del Festival a testimonianza di una felice collaborazione con l’Ambasciata dell’Azerbaijan.

Metis Di Meo presentatrice della serata insieme a Nico Toffoli

Reduce dal successo della trasmissione “Il Nostro Capitale Umano” su RaiDue, sarà Metis Di Meo, giornalista e conduttrice, a presentare la serata di gala accompagnata sul palco dal Fondatore e Presidente del Festival, Nico Toffoli.

E proprio al Presidente Toffoli abbiamo chiesto quali obbiettivi fondamentali sono stati raggiunti in questa nuova edizione del RSFF e, soprattutto, quali sono i più grandi da porsi per le edizioni future:

“Quando abbiamo iniziato era l’indomani del sisma che ha colpito Rieti e la Sabina, creando un vero disastro, anche di tipo economico-sociale, che si aggiungeva ad un momento già difficile di contrazione economica. Il nostro obbiettivo era quello di portare lì un caposaldo della cultura cinematografica. Abbiamo voluto portare il cinema al Teatro Vespasiano, attraverso grandi maestri a livello internazionale. Quest’anno ci siamo spostati da Rieti, e questo è importante, per una sorta di protesta e di volontà di scuotere il Comune di Rieti e la Provincia. Noi siamo alfieri della cultura del territorio della Sabina, ma allo stesso tempo non possiamo accettare l’indifferenza del Comune e della Regione di fronte ad un Festival Internazionale. Quest’edizione raggiungerò un livello altrettanto alto”.

L’elenco dei finalisti

Trinty, di Skip Shea (lungometraggio, USA)
L’inversione dei poli, di Antonio Miorin (lungometraggio, ITA)
Il quadro alle tue spalle, di Frida Bruno (lungometraggio, ITA)
Ed è subito sera, di PDR Produzioni (lungometraggio, ITA)
Rwanda, di Massimo Gardini (lungometraggio, ITA)
Artik, di Tom Botchii (lungometraggio, USA)
Un giorno all’improvviso, di Ciro D’Emilio (lungometraggio, ITA)
Hand in the cap, di Adriano Morelli (cortometraggio, ITA)
The salesman (cortometraggio, ITA)
The man who killed James Bond, di Francesco Guarnori (cortometraggio, ITA)
GoldBlooded, di Tom Botchii (cortometraggio, USA)
Insane love, di Eitan Pitigliani (ITA)
Sirios (documentario, ITA)
The man of the trees, di Andrea Trivero (documentario, ITA)
Il mio cinema, di Kazuya Ashizawa (documentario, GIAPPONE)

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