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Scoperto nuovo Raffaello. Ma Vittorio Sgarbi è poco convinto

Trovato un dipinto che rappresenta una Maria Maddalena dai capelli scuri

Una recente scoperta sembrerebbe attribuire un nuovo capolavoro a Raffaello Sanzio. Tuttavia, Vittorio Sgarbi si mostra dubbioso su questa attribuzione. Il noto critico d’arte, infatti, ha sottolineato alcuni dettagli che potrebbero confutare questa presunta paternità.

Scoperta una Maria Maddalena dai capelli scuri, mani affusolate con le dita incrociate e occhi penetranti. Un volto bellissimo che parrebbe essere quello di Chiara Fancelli, la moglie del Perugino. Tuttavia, la paternità de dipinto sarebbe stata attribuito all’allievo di Perugino: Raffaello. L’opera, un vero capolavoro su tavola di pioppo, datato 1504, è appartenente ad una collezione privata all’estero. Attualmente si troverebbe al centro di uno studio che sarà presto pubblicato sulla rivista scientifica Open Science, Art and Science con il titolo “La Maddalena di Raffaello ovvero quando l’allievo supera il Maestro“.

Maddalena di Raffaello
La Maddalena, dipinto di nuova attribuzione a Raffaello/Vittorio Sgarbi @Crediti Ansa – VelvetMag

Un vero dipinto di Raffaello?

Nonostante lo studio sul presunto dipinto di Raffaello sarà pubblicato nei prossimi giorni, come riporta Ansa, i risultati del suddetto sarebbero stati annunciati durante una conferenza internazionale a Pergola La Bellezza Ideale-La visione della perfezione di Raffaello Sanzio, a cui hanno partecipato diversi esperti di storia dell’arte. Tra i presenti madre Maria Cecilia Visentin, docente pontificia specializzata in iconografia religiosa dell’ordine dei Servi di Maria e Annalisa Di Maria tra i massimi esperti internazionali di Leonardo da Vinci e del Rinascimento italiano, specializzata nella corrente neoplatonica. Per la parte scientifica presente, invece, il professore emerito Jean-Charles Pomerol della Sorbona e Andrea da Montefeltro, ricercatore e scultore.

Della Maddalena esistono già due versioni una autenticata di mano del Perugino e una di bottega. Tuttavia, l’ultima opera ritrovata e attribuita a Raffaello Sanzio sarebbe ritenuta di livello superiore, sia dal punto di vista stilistico che tecnico. Nell’opera si noterebbe anche maggiore grazia e armonia della composizione e l’uso dello sfumato che lascerebbe intuire l’influenza di Leonardo da Vinci sul pittore d’Urbino.

Le possibili prove

A fornire prove sulla paternità di Raffaello ci sarebbe l’utilizzo della tecnica dello spolvero, per trasferire il disegno preparatorio, individuata da analisi di laboratorio eseguite da A.R.T. & Co. Ulteriore prova anche la presenza di diversi materiali tipici delle opere raffaellesche. Tra queste la preparazione del supporto con impasto di gesso e colla animale, strati a base di olio e biacca, pigmenti come il verde-grigio, ocre e terre, polvere di vetro e lacche utilizzate per gli smalti. Gli esperti affermerebbero che la versione di Raffaello della Maddalena sarebbe antecedente a quella del Perugino e sarebbe, persino, il modello servito alle altre due versioni dell’opera.

Dettaglio dipinto Maddalena
Dettaglio della Maddalena attribuita a Raffaello @Crediti Ansa -VelvetMag

Annalisa Di Maria si sofferma anche sulle proporzioni matematiche presenti nell’opera sottolineando che Raffaello: “Conosceva la matematica, a differenza di Perugino“. Come riporta Ansa, l’esperta avrebbe spiegato: “Il pittore di Urbino trovò un suo linguaggio, affrancandosi da quello di Perugino“. Inoltre, come sottolinea ancora Di Maria, il dipinto mette in luce un rapporto di cui non si parla spesso, ovvero il legame tra Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio. Tuttavia, nonostante queste prove, il critico ed esperto d’arte Vittorio Sgarbi mostra molte perplessità sull’attribuzione.

Per Vittorio Sgarbi è impossibile

Lo storico dell’arte e sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ritiene impossibile che il dipinto possa essere di Raffaello. Come riporta sempre Ansa, infatti, avrebbe affermato: “Nessuna possibilità che il dipinto propagandato come Raffaello, e annunciato a Pergola, città affettuosa, sia del maestro urbinate. È soltanto uno scoop giornalistico, dal momento che si basa su una conoscenza di pochi trattandosi di un’opera in collezione privata, con la legittima aspirazione del proprietario di possedere un Raffaello“. Non solo, Vittorio Sgarbi si esprime sulla reale paternità dell’opera affermando che con molta probabilità potrebbe trattarsi di una versione, forse autografa, di un prototipo di Perugino conservato a Palazzo Pitti, di cui si conosce un’altra versione alla Galleria Borghese.

Difficile che nel 1504 – aggiunge Vittorio Sgarbi – quando, in contrasto con il suo Maestro nello ‘Sposalizio della Vergine’ di Caen, Raffaello, con infinita grazia, dipinge il suo mirabile ‘Sposalizio’, ora a Brera, che è tanto più libero, nuovo e sciolto di quello del maestro, egli si applichi a fare una copia del Perugino, che in quel momento ha già lasciato alle spalle“. Ma altrettanto impossibile per Sgarbi è che lo stesso Perugino si sia prodigato a fare una copia di Raffaello. Per il sottosegretario alla Cultura il dipinto appena scoperto sarebbe, piuttosto, una copia del Perugino. “Il gioco del privato che possiede un’opera ‘più’ autentica di quella di un museo – conclude Sgarbi – è già stato tentato, per Raffaello, con l’autoritratto giovanile. Poi la febbre è passata. Ma è evidente che la proprietà privata, e la conoscenza dal vivo di soltanto alcuni studiosi, sono pregiudizievoli per il riconoscimento della autografia“.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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