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Superluna, sale l’attesa per l’evento astronomico dell’anno

All'alba oppure al crepuscolo i momenti migliori per osservare una Luna piena più grande del solito nella giornata del 31 agosto

In Italia si potrà vedere bene, maltempo permettendo, la Superluna blu. Il cielo offre una moltitudine di eventi senza bisogno di crearne di nuovi. Eppure negli ultimi anni la luna si presenta spesso in maniera diversa, con una nuova veste. La Superluna blu è attesa il 31 agosto 2023. Una giornata in cui andranno a sovrapporsi due diversi fenomeni scientifici, ossia l’ellitticità dell’orbita lunare e il modo con cui contiamo i giorni nel calendario.

A rendere tutto più speciale c’è anche il fatto che le due Lune piene di questo agosto sono entrambe due ‘Superluna‘. Perché si verificano alla minima distanza dalla Terra. Rappresentano dunque una doppietta piuttosto rara, considerato che l’ultima si è verificata nel gennaio del 2018 mentre la prossima sarà nel gennaio 2037.

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La superluna appare ‘maggiorata’ rispetto a una comune Luna piena. Foto Ansa/Epa Filip Singer

Cos’è la Superluna

A spiegarlo è l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, che con i suoi strumenti mobili riprenderà la Superluna blu sull’orizzonte di Roma. Il progetto implica anche la condivisione di ciò che si potrà vedere durante una diretta online fissata per il 31 agosto a partire dalle ore 5:30 del mattino.

Alle ore 3:37 del 31 agosto la Luna sarà piena a distanza di circa 9 ore dal suo passaggio al perigeo, ovvero la minima distanza dalla Terra” afferma Masi. “Per questa sovrapposizione tra Luna piena e passaggio al perigeo, popolarmente definita come Superluna, il nostro satellite apparirà circa il 7% più grande e un po’ più luminoso della media“. È importante sottolineare che “delle quattro Superlune visibili quest’anno, quella del 31 agosto sarà la più vicina, dunque la più grande, seppur marginalmente“.

Come poterla osservare

Per gustarsi al meglio lo spettacolo della Superluna, che sarà ospitato nella costellazione dell’Acquario, il consiglio è quello di rivolgere gli occhi al cielo al calar del Sole o all’alba. “Durante il crepuscolo – ricorda Masi – la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte“. “Di notte, la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama. Al suo sorgere o tramonto, la Luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande. Ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente“.

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La superluna dello ‘Storione’ sopra la Basilica del Pilar a Saragozza, Spagna, il 1° agosto 2023. Foto Ansa/Epa Javier Cebollada

Come apparirà la Superluna

C’è da tenere presente che un osservatore non esperto, anche se abituale, della Luna probabilmente non noterebbe la differenza tra Superluna e ordinaria Luna piena. La Superluna appare appena al massimo il 15% più luminosa e più grande, ma stando isolata in cielo non ci sono elementi di confronto e una differenza di questo tipo rischia di sfuggire del tutto. La Luna blu poi non presenta alcuna differenza rispetto a una normale Luna piena, se non nel calendario. Ecco perché – in prima approssimazione – la Superluna blu del 31 agosto sarà per i nostri occhi una normale Luna piena. Bellissima come sempre, ideale per passeggiate romantiche al chiaro di Luna, ma comunque trascurabilmente diversa dall’ordinarietà. Tuttavia è bene aguzzare gli occhi (anche tramite un cannocchiale, perché no): vale la pena di non perdere lo spettacolo celeste del 31 agosto 2023.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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