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Mancini d’Arabia: “Orgoglioso di essere qui”

Riyad sborserà al nuovo ct della Nazionale saudita 25 milioni di euro all'anno per 3 anni

Roberto Mancini ha inaugurato il 28 agosto la sua nuova vita calcistica come commissario tecnico della Nazionale dell’Arabia Saudita. Fino a poco tempo fa nessuno lo avrebbe mai detto, eppure, dopo le dimissioni a freddo dello scorso 12 agosto – appena due settimane fa – da ct dell’Italia, il Mancio ha già totalmente voltato pagina. 

Diciamo la verità: il fatto che ora al suo posto sieda Luciano Spalletti è una realtà rassicurante (la presentazione ufficiale di Spalletti avverrà ai primi di settembre). E non fa minimamente rimpiangere Mancini che, aldilà della storica conquista dell’Europeo nel 2021, ha collezionato la clamorosa non qualificazione ai Mondiali del Qatar.

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Mancini a Riyad: è il nuovo ct dell’Arabia. Foto Twitter @TransferMerkez

Mancini, contratto faraonico

Una ragione sufficiente per dimettersi spontaneamente, cosa che Mancini non ha fatto. Sicché, dopo il suo addio alla chetichella, con una mail alla Federazione italiana gioco calcio (Figc) spedita la sera del sabato di Ferragosto, le sue dimissioni da ct dell’Italia sono apparse un fulmine a ciel sereno. Poi si è presto capito il perché di un gesto apparentemente poco chiaro. Era forse troppo l’imbarazzo di Mancini nello svelare che da tempo era in trattativa con gli sceicchi e la dinastia reale saudita per fare l’allenatore della Nazionale araba più in ascesa di questo momento: l’Arabia Saudita. Un contratto da almeno 25 milioni di euro a stagione per 3 anni quello che Mancini ha firmato.

Le prime parole da ct dell’Arabia

Voglio ringraziare il presidente per avermi scelto, sono molto orgoglioso di essere qui” le sue prime parole a Riyad il 28 agosto. “Nel nostro lavoro è sempre difficile perché tutto può cambiare in ogni momento – ha proseguito Mancini – quando ho iniziato il mio lavoro con l’Italia ho svolto il mio primo allenamento tre giorni prima di giocare con l’Arabia Saudita. È stata la mia prima partita sulla panchina azzurra. So che i prossimi 10 giorni saranno molto importanti, ma nei giorni scorsi ho visto tanti video dei giocatori che ho a disposizione“.

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Roberto Mancini alla conferenza stampa di presentazione come nuovo ct dell’Arabia Saudita. Foto Ansa/Epa

Avremo quattro amichevoli prima delle qualificazioni ai Mondiali, dovremo lavorare tanto ma penso che abbiamo abbastanza tempo per farlo“. Poi Mancini ha parlato del suo staff e dei giocatori a disposizione. “Ho iniziato a parlare con la Federazione a metà agosto ed è normale che alcuni dei miei assistenti non sapevano di questa situazione e devono risolvere le ultime cose in Italia. Per il momento siamo abbastanza qui per iniziare il lavoro, poi gli altri ci raggiungeranno. Abbiamo tempo a sufficienza per fare tutto. Abbiamo iniziato 10 giorni fa a lavorare sui giocatori. Già conoscevamo la squadra perché l’avevamo vista anche durante il Mondiale, sappiamo che ci sono diversi elementi interessanti“.

Negli ultimi mesi le squadre di calcio dell’Arabia Saudita, un paese che finora ha avuto una tradizione calcistica molto modesta, hanno convinto diversi giocatori e allenatori importanti a trasferirsi dall’Europa offrendo ingaggi da capogiro, senza pari nel mondo. Mancini presenzierà alla prima partita da allenatore dell’Arabia Saudita il prossimo 8 settembre contro la Nazionale della Costa Rica a Newcastle, in Inghilterra. Da novembre l’Arabia Saudita sarà poi impegnata nelle gare di qualificazioni ai Mondiali del 2026.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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