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Tsunami di fango a Bardonecchia: 5 dispersi e 120 sfollati, in 6 salvati da un camper trascinato dalla piena

Un'alluvione seguita a una frana in quota ha fatto esondare il Rio Merdovine che attraversa la cittadina più famosa della Valle di Susa

A Bardonecchia, storico paese dell’Alta Valle di Susa (Torino) e nota località turistica, un’alluvione seguita a un violento nubifragio in montagna – non in città – e alla frana di un costone di roccia ha provocato ingenti danni. Almeno 5 le persone di cui non si hanno più notizie, mentre altre 6 sono state tratte in salvo dal camper su cui si trovavano, travolto dall’improvvisa piena del Rio Merdovine.    

Alla sera del 13 agosto, durante la festa di Sant’Ippolito, una vera e propria colata di fango e detriti si è riversata sull’abitato di Bardonecchia. Poco prima un nubifragio si era abbattuto sulla montagna sovrastante il paese. Per effetto della pioggia i corsi d’acqua si sono ingrossati e il Rio Merdovine, il torrente che attraversa Bardonecchia, è esondato. Sui social media si sono diffuse immagini e video che mostrano uno tsunami di fango che si innalza a diversi metri di altezza.

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Colata di fango a Bardonecchia, in Val di Susa (To). Foto Twitter @vigilidelfuoco

Frenetica ricerca dei dispersi

Al momento risultano 5 persone disperse, un ferito non grave e almeno 120 cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Sono 50 circa i vigili del fuoco impegnati, tra cui sommozzatori, nella perlustrazione del tratto del fiume esondato. Nel paese forze dell’ordine e vigili del fuoco hanno attrezzato un centro di soccorso avanzato. L’intervento dei pompieri ha consentito, domenica sera, di salvare 6 persone che erano rimaste intrappolate a bordo di un camper trascinato a valle dalla colata di acqua, fango e detriti.

I soccorritori hanno sgomberato anche l’area vicina alla stazione per una fuga di gas. Nei filmati che circolano sui social si vede l’ondata di fango travolgere una paratìa e abbattersi con violenza su una strada nel fuggi fuggi dei passanti. Diverse sono state le auto danneggiate. La colata è un fenomeno che oggi si classifica col nome di “debris flow” e consiste nel movimento verso valle, lungo il greto di un torrente di materiale detritico accompagnato da una massa d’acqua.

Cosa è successo a Bardonecchia

È stata una frana che si è staccata in quota durante un fortissimo temporale a causare l’improvvisa piena del Rio Merdovine di Bardonecchia. Un fatto che ha creato panico tra numerosi residenti e turisti nell’affollata località della Valle di Susa al confine con la Francia. La massa di fango, rocce e detriti ha fatto crescere di colpo la portata del corso d’acqua mentre in città non pioveva neppure. Il Comune ha aperto il Coc (Centro operativo comunale) e ha deciso l’utilizzo del Palazzetto dello sport per ospitare persone che hanno dovuto o ancora debbano abbandonare le loro case al piano terra lungo il corso del torrente.

Gravi danni a hotel e commissariato

La struttura che lo tsunami di fango e acqua ha maggiormente colpito è in primo luogo il locale commissariato di polizia. Il commissariato è ora inagibile: gravi i danni al piano terra, oltre alla totale compromissione del parco mezzi. In secondo luogo è l’hotel La Betulla ad aver subito i maggiori danni. Il piano seminterrato è rimasto invaso dall’ondata di piena. La zona maggiormente interessata è quella che si concentra su via Einaudi. Tre agenti della polizia sfollati sono stati ospitati in due diverse caserme dei carabinieri. La furia della piena potrebbe avere danneggiato qualche ponte, ma questo aspetto potrà essere appurato solo dopo l’intervento dei tecnici.

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Si tratta ora di capire se i ponti sul Rio Merdovine reggono ancora. Foto Twitter @ProCivPiemonte

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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