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Terremoto in Cina, decine di edifici crollati nell’est del paese

Violento sisma a sud della città di Dezhou nella provincia di Shandong, vicino al Mar Giallo. Ci sono diversi feriti e forse delle vittime

Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 5,4 ha colpito la Cina orientale il 6 agosto. Dalle prime informazioni risultano ferite almeno 21 persone ma si tratta di un bilancio ancora molto parziale.

Secondo le prime stime sarebbero almeno 126 gli edifici crollati a causa del sisma. I residenti della zona hanno pubblicato video sui social media che mostrano lampade tremanti, terreno che sussulta e persone che evacuano in fretta e furia le proprie case.

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La contea di Pingyuan, nella città di Dezhou, colpita dal sisma. Foto Twitter @PDChina

Terremoto vicino al Mar Giallo

I sismografi cinesi hanno registrato il terremoto alle 2:33 ora locale. Un sisma che ha avuto l’epicentro in un area che si trova a circa 26 chilometri a sud della città di Dezhou nella provincia di Shandong. Un territorio della Cina orientale che si affaccia sul Mar Giallo. La profondità  a cui si sono verificate le scosse sarebbe di circa 10 chilometri, secondo quanto riferito dall’US Geological Survey (USGS).

Citando le autorità dello Shandong, l’emittente statale cinese CCTV ha affermato che ci sono stati almeno “10 feriti” e 74 case o edifici sono “crollati” a causa del terremoto. Dopo la prima scossa ce ne sarebbero state altre 52 di assestamento. La popolazione di Pechino, di Tianjin  e di Shanghai ha avvertito il terremoto, a circa 800 chilometri dall’epicentro. Secondo i media locali un funzionario dello Shandong Seismological Bureau ha detto che la possibilità che ora si verifichi un sisma peggiore per intensità è “molto piccola“.

Allarme rosso in Cina

Il sistema di monitoraggio Usgs Pager, che prevede le conseguenze dei terremoti, ha emesso un allarme rosso, il che significa che sono possibili ulteriori danni e vittime. Alla scossa principale ne sono seguite, come detto, 52 di assestamento. Il ministero della gestione delle emergenze ha avviato una risposta di livello quattro inferiore dopo il terremoto e ha inviato una squadra per eseguire operazioni di soccorso nello Shandong, secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua.

Sui social media appaiono video che mostrano le persone terrorizzate scappare al momento del terremoto, come il filmato che mostriamo, accessibile dal link di Twitter sovrastante. I filmati della televisione di Stato della Cina, CCTV, hanno mostrato il personale dei soccorritori in uniforme rossa che marciava davanti alle tende di pronto soccorso, allestite su un campo di atletica di una scuola, circondato da edifici apparentemente non danneggiati.

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L’area del sisma attorno alla città di Dezhou, nell’est della Cina. Foto Twitter @LastQuake

Sono crollati solo alcuni vecchi edifici sporchi che erano disabitati” è il responso della televisione controllata dal Governo. I cameramen hanno mostrato filmati di pile di mattoni sbriciolati tra edifici non danneggiati e pezzi di muro esterno strappati da una casa ancora in piedi. “Alcuni muri perimetrali del cortile sono crollati e sono stati danneggiati“, ha riferito la tv di stato in relazione alle conseguenze del terremoto. Le infrastrutture idriche e di comunicazione funzionano normalmente nell’area, ma le autorità hanno sospeso centinaia di collegamenti ferroviari, a partire da domenica mattina 6 agosto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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