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Bandiere Arancioni: premiati 5 nuovi borghi

Da San Severino Marche a Monteverdi Marittimo ecco le nuove località di eccellenza in Italia

Le Bandiere arancioni del Touring Club Italiano si arricchiscono di nuovi borghi meritevoli di questo prestigioso riconoscimento. Sono state infatti Sant’Agata Feltria (Rn), Castelsaraceno (Pz), Frontone (PU), Monteverdi Marittimo (Pi) e San Severino Marche (Mc) a vincere questa volta. 

Le Bandiere arancioni del Touring Club da 25 anni premiano i piccoli borghi italiani, riconoscendone il patrimonio storico, culturale e ambientale. Ma non solo. Premiano anche la capacità di offrire al turista un’accoglienza di qualità, nel rispetto dell’ambiente. I nuovi centri premiati portano così a 279 il totale dei borghi certificati, distribuiti in tutto il territorio nazionale.

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Foto: Turismo.comune.sanseverinomarche.mc.it

Bandiere arancioni, i nuovi borghi

Fra le Bandiere arancioni c’è appunto Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini. È una località di origine pre-romana che racchiude storia, natura ed enogastronomia in una cornice unica sulle colline del Montefeltro. Il centro storico è dominato dalla rocca Fregoso, che al suo interno ospita un museo dedicato alle fiabe, e presenta vari attrattori tra i quali il teatro Mariani, il più antico teatro in legno d’Italia che affaccia sulla bella piazza Garibaldi.

Castelsaraceno è un piccolo paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta, incastonato tra due Parchi Nazionali in provincia di Potenza. L’attrattiva principale è il ponte tibetano, il più lungo del mondo, che collega i due parchi: 586 metri di lunghezza, 1160 passi da percorrere nel vuoto. Frontone è un borgo dell’Appennino umbro-marchigiano con una natura straordinaria da scoprire a piedi, in bicicletta o a cavallo.

C’è poi Monteverdi Marittimo fra le nuove bandiere arancioni. È una cittadina fortificata sulle colline della Val di Cecina, in provincia di Pisa, caratterizzata da un fitto reticolo di vicoli che si aprono su piazze e scorci suggestivi. E infine San Severino Marche è tra i più pittoreschi comuni della provincia di Macerata, molto vivace e con un ingente patrimonio storico-artistico.

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Il ponte tibetano più lungo del mondo a Castelsaraceno (Pz)

Viaggi nell’Italia interna

Con l’assegnazione di queste 5 nuove bandiere arancioni confermiamo ancora una volta l’impegno quotidiano nel promuovere e valorizzare le aree interne del nostro Paese.” Sono le parole di Isabella Andrighetti, responsabile certificazioni e programmi territoriali del Touring Club Italiano.

Ci piace pensare che l’impegno di questi anni, fatto di migliaia di ore di sopralluoghi in incognito, di dati analizzati, di confronti con amministratori ed eventi sul territorio abbiano contribuito a mutare consapevolezza.” La responsabile delle Bandiere Arancioni aggiunge inoltre come occorra sperare “che sia mutata la percezione di queste realtà, facendole evolvere da realtà marginali a destinazioni di interesse“. Nei luoghi certificati la si uniscono qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio tradizionale, artistico e culturale. E alla fine regalano un’esperienza di viaggio autentica.

Quasi 300 Bandiere Arancioni in tutto

Le 279 località che le Bandiere Arancioni certificano in tutta Italia rappresentano l’8% delle oltre 3.300 candidature analizzate. Si tratta di piccoli centri che accolgono i viaggiatori grazie a comunità ospitali che, con impegno ed entusiasmo, mantengono vive le tradizioni. Ma non c’è soltanto questo. Diventa fondamentale l’aspetto di tutela del patrimonio locale per animare i territori attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni. Un fenomeno, quello della rivalutazione dei piccoli paesi, che sta trovando nel nostro Paese un’attenzione maggiore che negli anni passati, anche per l’opera di sensibilizzazione del poeta irpino Franco Arminio.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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