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“Alberto Spadolini al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia”: il libro

Presentato in occasione del Centenario dell'innovativo Teatro degli Anni '20, curato dall'Atelier di Riccione

L’Atelier Alberto Spadolini di Riccione presenta il libro Alberto Spadolini al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia. Un testo che arriva in occasione del Centesimo anniversario del più innovativo Teatro degli Anni ’20.

Presentato nei giorno scorsi a Riccione un nuovo libro dedicato all’eclettico artista Alberto Spadolini vissuto dal 1907 al 1972, ma rimasto per molto tempo sconosciuto ai più. Il testo curato dall’Atelier Alberto Spadolini di Riccione si chiama Alberto Spadolini al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia. Un testo che arriva per celebrare come sempre l’artista, ma anche in occasione del Centenario dalla fondazione del Teatro tra i più innovativi nati negli Anni ’20. Come chiarisce anche una nota stampa diffusa dall’Atelier, l’avventura artistica di Spadolini inizia proprio in qualità di scenografo e pittore nell’ambiente “beffardo e irriverente” del Teatro degli Indipendenti diretto da Anton Giulio Bragaglia.

Libro Alberto Spadolini
Copertina del libro: “Alberto Spadolini al Teatro degli Indipendenti di Anton Giuglio Bragaglia” – VelvetMag

Un libro tra danza e “sospetti”

Alberto Spadolini artista si forma fra “Le burle organizzate dalle truppe bragagliesche, l’invenzione del ‘Ministero delle Lettere’ con a capo Marinetti, Trilussa e D’Annunzio“. Emigrato in Francia, Alberto Spadolini entra nell’atelier dello scenografo Paul Colin dove si compie quello che nella nota stampa l’Atelier Alberto Spadolini definisce “Il Miracolo“. Infatti, in questo periodo, mentre decora gli interni di una discoteca in Costa Azzurra lui si mette a “danzare selvaggiamente“. Un impresario lo vede e lo lancia nel mondo dello spettacolo. Spadò (questo il nome con cui era chiamato l’artista) “danzatore primitivista” affascina e seduce i poeti Paul Valery e Max Jacob. Un uomo dall’eclettismo difficile da paragonare che si districa nel mondo dell’arte e dell’amore. Conteso anche dalle divine Mistinguett e Joséphine Baker.

Reclamato dai teatri di Parigi, di Londra e di New York, dal cinema e dalla nascente televisione. Come chiarisce sempre la nota dell’Atelier Alberto Spadolini, tuttavia, il libro appena presentato si concentra anche su un aspetto che riguarda alcuni sospetti. Conclude infatti: “A sollevare dubbi sul danzatore che non aveva mai frequentato una scuola di ballo un’intervista al parigino L’Européen (1935) e un articolo del New York Times (1936). Siamo forse di fronte all’ennesima ‘beffa’ ben orchestrata da quel visionario di Bragaglia, a cui piaceva firmarsi Giovanni Miracolo?“.

Alberto Spadolini
Alberto Spadolini, danzatore con sfera in mano di Dora Maar, 1935 @Atelier Alberto Spadolini – VelvetMag

Chi è Alberto Spadolini

Alberto Spadolini è, difatti, una figura a tratti enigmatica. Alla sua morte, avvenuta a Parigi nel dicembre 1972, il suo appartamento sugli Champs-Elysées è svaligiato. Di lui si perde ogni traccia finché nel 1978, nel corso di un trasloco, viene ritrovato uno scatolone in cui trova ogni prova della sua traccia artistica: fotografie artistiche, disegni, documenti, articoli di giornali provenienti da tutto il mondo. Sono serviti anni e molte ricerche per ricostruire la storia di Alberto Spadolini, dagli amici soprannominato Spadò. Tra le sue amicizie anche Giorgio De Chirico, Alberto Moravia e Ivo Pannaggi. Decoratore al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio e danzatore con Joséphine Baker e Serge Lifar.

Attore e anche cantante con Mistinguett e Tino Rossi. Tra le sue esperienze anche quella di regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor. E poi pittore, scultore dallo stile michelangiolesco, restauratore nello studio esoterico di Jules Boucher e persino giornalista per la rivista parigina Le Sourire. Agente della Resistenza antinazista, secondo alcune testimonianze Alberto Spadolini avrebbe continuato anche nel dopoguerra la sua attività di spionaggio per i servizi segreti occidentali. Negli Anni ’60 inaugura un Atelier a Riccione, recentemente riaperto al pubblico in occasione del 40º anniversario della scomparsa. Tanti gli artisti che hanno stimato e apprezzato Spadolini, sia a lui contemporanei che successivi. Tra i tanti anche Sir Elton John che nel 2017 ha esposto l’immagine di Spadolini, danzatore con sfera in mano, opera della brillante fotografa Dora Maar (donna che fu tra gli amori di Spadolini), alla Tate Modern di Londra.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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