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Claudio Ranieri, allenatore dei miracoli e maestro di stile

Il tecnico che ha riportato il Cagliari in serie A è un uomo che dall'alto dei suoi 71 anni può insegnare calcio a tutti. Anche in Europa

Se consideriamo soltanto gli ultimi 7 anni dei suoi 37 anni di carriera da allenatore, ancora in corso, possiamo facilmente osservare la caratura di Claudio Ranieri. Ha appena riportato in Serie A il Cagliari; nel 2020 aveva salvato la Sampdoria dalla retrocessione in Serie B; nel 2016 era entrato nella storia del calcio europeo portando per la prima vola il Leicester alla vittoria della Premier League.   

C’è poco da fare, è lui l’allenatore dei miracoli. È soprattutto merito suo se dopo Frosinone e Genoa, è adesso il Cagliari la terza squadra promossa in Serie A. La formazione di Ranieri ha vinto 1-0 al San Nicola contro il Bari nella gara di ritorno dei playoff ed è tornata nel massimo campionato dopo un solo anno di purgatorio grazie alla rete del subentrato Leonardo Pavoletti al 94° minuto di gioco.

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Claudio Ranieri. Foto Ansa/Massimiliano Carnabuci

Ranieri, il fair play verso il Bari

Con la salvezza del Verona e la promozione del Cagliari è quindi completo il quadro delle squadre che giocheranno la Serie A 2023/24. Si tratta di Atalanta, Bologna, Cagliari, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Hellas Verona, Inter. E poi naturalmente Juventus, Lazio, Lecce, Milan, Monza, Napoli, Roma, Salernitana, Sassuolo, Torino, Udinese.

E all’incredibile serata in ‘risalita’ del Cagliari, che all’andata dei playoff col Bari aveva pareggiato 1-1, si aggiunge una lezione di fair play che solo un maestro del calcio come Claudio Ranieri, e forse pochi altri, può dare. Pochi minuti dopo il fischio finale, con gli occhi ancora pieni di lacrime per la gioia della promozione, l’allenatore rossoblù ha sentito la propria curva urlare “Serie B, Serie B” ai tifosi di casa, i baresi.

Ranieri è quindi andato verso di loro e, con ampi gesti, ha fatto segno di smetterla, indicando invece di applaudire i giocatori del Cagliari, come si può vedere dal video sopra. “No, no, fate gli applausi a tutto lo stadio” si sente urlare Ranieri alla curva. L’allenatore del Cagliari ha ricevuto i complimenti anche dal pubblico del San Nicola. Nelle interviste post-partita, Ranieri ha spiegato: “Non ho capito perché si debba tifare contro. Perché andare contro? Perché devono subire questo? Si deve fare il tifo per la propria squadra. Il Bari è stato un degno rivale e dobbiamo stringere loro la mano, l’avevo detto ai ragazzi prima della partita. Faccio i complimenti a Mignani perché fa giocare benissimo la sua squadra.”

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Sir Claudio è il soprannome che l’allenatore del Cagliari ha ricevuto dopo la sua esperienza al Leicester. Foto Ansa/Stefano Ambu

Un’esperienza lunga quasi 40 anni

L’esperienza di calcio di Claudio Ranieri è ormai ultradecennale. Il tecnico romano ha attraversato tutte le mutazioni dello sport più amato dagli italiani. Non solo. Prima di allenare Ranieri è stato a lungo calciatore: un difensore. Per 15 anni ha militato in viarie squadre: Roma, Catanzaro, Catania e Palermo, legando il suo nome soprattutto al Catanzaro di cui, tra il 1974 e il 1982, è stato il giocatore con più presenze in Serie A. Ha allenato, fra le altre, Roma, Inter, Napoli, Juventus, Fiorentina, Chelsea e Atletico Madrid. Ha vinto molti trofei nazionali e internazionali: dalle coppe italiane a quelle europee, fino alla vittoria del campionato inglese col Leicester. Ha vissuto anche diversi esoneri, come, fra i più recenti, dalla Nazionale greca e dal Watford. Ma si porta addosso una voglia di fare calcio che esprime l’essenza stessa di una vita vissuta sempre dando il massimo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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